ASviS: "Rafforzare la coerenza delle politiche per lo sviluppo sostenibile, accelerando sulla strategia nazionale"

Alla sede del Cnel, incontro per presentare il rapporto del Club di Roma Roma che propone un approccio ‘olistico’ allo sviluppo sostenibile. Il direttore scientifico Giovannini: “Cogliere la sfida di dotare il Paese di un approccio integrato alle politiche settoriali, anche per indirizzare meglio gli investimenti dei prossimi anni”
E’ urgente dare maggiore coerenza alle politiche pubbliche per accelerare la transizione ecologica e il cammino verso lo sviluppo sostenibile, in linea con gli impegni assunti dall’Italia e le indicazioni dell’Unione europea.
In particolare, il Governo dovrebbe approvare rapidamente la nuova Strategia nazionale di sviluppo sostenibile (Snsvs), anche per indirizzare gli ingenti investimenti pubblici previsti dal Pnrr, dai Fondi di Coesione e dai Fondi nazionali verso scelte lungimiranti in grado di cogliere le opportunità derivanti dalle necessità di affrontare le crisi ambientali, economiche e sociali.
E’ questa la principale indicazione emersa nel corso dell’incontro "L’International system change compass nel contesto italiano. Realizzare il Green Deal Europeo: implicazioni globali e per l'Italia” organizzato presso il Cnel dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) e il Club di Roma, in occasione della presentazione del Rapporto International system change compass predisposto dal Club di Roma insieme a Systemiq e a Open society european policy institute.
Il Rapporto, presentato negli ultimi mesi in vari Paesi e alla COP27 di Sharm el-Sheik, propone un approccio olistico allo sviluppo sostenibile, per affrontare urgentemente gli impatti catastrofici derivanti dal sovrasfruttamento delle risorse e realizzare la transizione ecologica indispensabile per garantire all’umanità un benessere inclusivo e sostenibile.
Sul tema si sono confrontati Sandrine Dixson-Declève, co-president del Club di Roma, Enrico Giovannini, direttore scientifico dell’ASviS, Heather Grabbe, senior advisor della Open Society Foundation, Caterina Sarfatti, director for Inclusive Climate Action di C40 Cities, Diva Tommei, Chief Innovation and Education EIT Digital e presidente della Fondazione Aurelio Peccei, Francesco Tufarelli, segretario generale del Cnel ed Edoardo Zanchini, Direttore dell'Ufficio Clima di Roma Capitale, con la moderazione di Giuliana Palmiotta, giornalista Rai.
“Per garantire il benessere presente e futuro dell’Italia il Governo deve prendere decisioni urgenti e coerenti, a partire dall’approvazione della nuova Strategia nazionale di sviluppo sostenibile - afferma Enrico Giovannini, Direttore scientifico dell’ASviS, evidenziando le ripercussioni positive che potrebbero derivare da una maggiore coerenza delle politiche economiche, ambientali e sociali necessarie al raggiungimento degli obiettivi del Green New Deal e dall’Agenda 2030 Onu.
“La transizione ecologica è una straordinaria occasione per innovare le nostre filiere produttive, riqualificando e aumentando l’occupazione, generando consistenti benefici ambientali, economici e sociali. Si tratta di opportunità da cogliere intervenendo in primis sulla governance, in un’ottica di integrazione multilivello delle politiche e degli investimenti”.
“Sappiamo che la riduzione delle emissioni attraverso un efficientamento graduale dei sistemi di produzione e consumo non sarà sufficiente per affrontare la crisi climatica che è già in atto e rischia di andare fuori controllo. – dichiara Sandrine Dixson-Declève, co-president del Club di Roma – Piccoli cambiamenti all'interno dell'attuale sistema economico non risolveranno la crisi delle risorse, della biodiversità e non affronteranno le ingiustizie tra i Paesi e all’interno dei Paesi. Dobbiamo ripensare completamente il sistema attuale e crearne uno adatto alle sfide e alle opportunità del ventunesimo secolo.
Al centro di questa trasformazione c'è la necessità di ridefinire le relazioni tra Europa e quei Paesi che storicamente hanno fornito le risorse che alimentano i nostri stili di vita, attualmente non sostenibili.
Transizione energetica e Green Deal europeo vogliono dire molto più che sostituire i combustibili fossili con le energie rinnovabili: sono opportunità concrete per porre fine a un sistema che premia sproporzionatamente i ricchi a spese dei più poveri”.
Le proposte dell’International System Change Compass prevedono cambiamenti che devono essere guidati dai governi tramite le istituzioni, coinvolgendo le persone e le comunità sui territori.
Un approccio seguito dall’ASviS fin dalla sua nascita nel 2016, che ha portato tra l’altro alla riforma che introduce nella Costituzione la tutela degli interessi delle future generazioni, e ribadito nel Rapporto 2022 dell’Alleanza, nel quale è contenuto nel Decalogo alla politica con dieci proposte (la prima delle quali riguarda proprio la coerenza delle politiche) e nel recente policy brief dedicato al Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici, Pnacc.
“Gli interventi per la mitigazione e l’adattamento al riscaldamento globale sono decisivi per guidare la transizione dell’Italia verso un modello di sviluppo sostenibile e inclusivo” ha concluso Giovannini invitando il governo a concludere in tempi brevi l’iter di approvazione del Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (Pnacc), ad elaborare il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (Pniec) e ad approvare la nuova Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile (Snvss).
L’incontro al Cnel, tappa di avvicinamento alla settima edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023, in programma dall’8 al 24 maggio in tutta Italia, è diffuso in diretta streaming sui canali dell’Alleanza (sito ASviS, sito Festival 2023, Facebook, YouTube, Twitter) oltre che sui siti di Ansa, Green & Blue La Repubblica, Quotidiano Nazionale, Radio Radicale e RaiNews e sulle pagine Facebook di Ansa, Il Giorno, Il Resto del Carlino, La Nazione, Quotidiano Nazionale, Radio Radicale e Rai per la sostenibilità ESG.
Redazione Cuoreeconomico
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