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08/01/2024

Automotive, Stellantis ricalibra i volumi al ribasso. E l'elettrico non sfonda

(Ferdinando Uliano, segretario Fim Cisl)

I dati del report sulla produzione della realtà italo-franco-americana a cura di Fim-Cisl: "Situazione critica alla Maserati, stabilimento Mirafiori quello messo peggio. Pochi incentivi per l'elettrico. Nuovi produttori? Braccia aperte ma il Governo deve favorire gli ingressi"

Mirafiori è uno degli stabilimenti di Stellantis in maggiore sofferenza. Nel 2023 sono state prodotte 85.940 auto, con una flessione del 9,3% sul 2022. Le Maserati prodotte sono un quinto di quelle del 2017.

Lo dice il report della Fim Cisl, presentato a Torino dal segretario nazionale Ferdinando Uliano e dal segretario generale di Torino Rocco Cutrì.

La Fim chiede che non si temporeggi sul lancio produttivo della nuova Quattroporte berlina e che, oltre alla 500 elettrica e ai modelli Maserati, venga assegnato a Mirafiori "un altro modello sulla piattaforma full-electric con potenzialità di volumi importanti e non di nicchia". 

Volumi produttivi in calo

Il peso maggiore dei volumi a Mirafiori continua a essere determinato dalla produzione della 500 bev che si ferma a 77.260 unità, allo stesso livello del 2022 (77.500), mentre sono dimezzati i volumi dei cinque modelli Maserati (8.680, -49 percento). Hanno inciso le giornate in più di cassa integrazione.

La situazione più critica - spiega la Fim - è quella della Maserati: basti pensare che nel 2017 le produzioni si attestavano a quasi 55.000 unità e oggi sono 8.680. Ci sono stati 99 giorni di stop produttivo gestiti con la cassa integrazione che hanno coinvolto circa 1.780 lavoratori nei primi 9 mesi e 1.052 negli altri 3.

Verso la fine del primo trimestre del 2023 sono partite le produzioni delle Maserati Gran Turismo (Gt) e Gran Cabrio (Gc) raggiungendo quota 2.790 unità. A inizio 2024 verranno inoltre prodotte le nuove versioni Folgore full-electric di GranTurismo e poi di Gran Cabrio.

"Le nuove Gt e Gc, anche nelle loro versioni elettriche - spiega Uliano - potranno avere riscontri migliori in termini di volumi, ma crediamo non ci siano le condizioni di supplire allo stop produttivo di Ghibli e Quattroporte e soprattutto non possano saturare, insieme al Suv Levante, la produzione della linea Maserati".

Pochi incentivi per l'elettrico

Uliano si concentra poi sulla situazione dell'elettrico. "Se il tetto Isee fosse stato un po' più alto sarebbe stato meglio perché allarga i potenziali acquirenti. L'importante comunque è procedere in fretta e che diventino esecutivi rapidamente", dice il sindacalista. 

"E' negativo che si parli da luglio di piano incentivi perché chi vuole comprare un veicolo sostenibile aspetta. Questo annuncio bloccherà i consumatori finché non vedranno il Dpcm", ha aggiunto Uliano.

"Siamo stati rassicurati sugli effetti positivi che queste misure possono avere sugli stabilimenti Stellantis, unico produttore nel nostro Paese. Naturalmente non influiranno su Maserati o Grecale, ma su 500 elettrica, Panda, modelli ibridi di Melfi". 

Ben vengano nuovi produttori

Quanto al possibile arrivo di un altro produttore di auto in Italia, magari cinese, Uliano ricorda che il sindacato "lo sollecita da tempo, al di là della nazionalità": "La Cina - osserva - sembra avere interesse ad avere una base in Europa, in questo caso meglio lo faccia da noi.

Abbiamo chiesto al governo mettere in campo incentivi per attirare altre produzioni, ben vengano, ma finora non vediamo nulla, nonostante qualche tentativo come quello nella Motor Valley.

Sarebbe meglio se fosse un produttore non di nicchia, ma in questo caso è complessa la localizzazione, bisogna vedere se nell'area torinese c'è questa disponibilità. A oggi nessuno si è fatto avanti".

Redazione Cuoreeconomico
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