Catalano (Federconsumatori Basilicata): “Manovra senza visione economica per il Paese, scarica costi sul futuro”

(Michele Catalano, presidente di Federconsumatori Basilicata)
Il presidente della sezione lucana di Federconsumatori a CUOREECONOMICO: “Pnrr fondamentale per dare uno slancio anche alla regione. Lavorare per arrestare lo spopolamento investendo nel welfare. Fenomeno ludopatia si unisce ai problemi dell’Italia”
Manovra rimandata. È questa la posizione del presidente di Federconsumatori Basilicata, Michele Catalano, che sottolinea “l’assenza di misure significative” a sostegno delle famiglie nel documento preparato dal Governo Meloni.
Il numero uno lucano di Federconsumatori si augura che, attraverso le risorse del Pnrr, si possa intervenire sul miglioramento di infrastrutture e sanità, con l’auspicio che la regione lucana riesca anche a contrastare il dato dello spopolamento: un triste fenomeno che “non si arresta, anzi pare accelerare”.
Presidente, qual è il giudizio sulla Manovra da parte di Federconsumatori?
“Le misure illustrate dal Governo, contenute in una manovra economica che arriverà blindata in Parlamento, ci lasciano scettici sotto diversi punti di vista.
Anzitutto perché non si coglie un indirizzo chiaro di politica economica per il Paese, mentre si finanziano misure contingenti in gran parte a debito, cioè scaricando sul futuro il loro costo, sulla base di previsioni di crescita eccessivamente ottimistiche, soprattutto in ragione della grave situazione internazionale”.
A cosa fa riferimento?
“La manovra, infatti, assume un aumento del Pil dell’1,2 percento nel 2024, mentre tutti gli osservatori indipendenti ne fanno una stima massima allo 0,8.
Questo aumenterà il disavanzo oltre il parametro europeo con l’effetto di accrescere la spesa per interessi sui titoli di Stato e lo spread tra Btp italiani e Bund tedeschi, tornato stabilmente oltre i 200 punti base.
Non si tratta solo di numeri, ma della vita delle persone su cui peseranno l’incremento dei prezzi dei generi di largo consumo e del costo del denaro, la mancanza di investimenti pubblici e la riduzione dei servizi sociali, limitati da un debito pubblico probabilmente crescente e dalla perdita delle risorse europee”.
Secondo il vostro parere, quali sono le misure assenti?
“Sicuramente il taglio delle accise sui carburanti e la sterilizzazione degli oneri di sistema in bolletta; la proroga del mercato tutelato, sia per il gas che per l’energia elettrica; la definizione di un fondo per contrastare la povertà energetica; la rimodulazione dell’Iva sui generi di largo consumo e strumenti efficaci di controllo dei prezzi; le misure a favore delle famiglie che non riescono a sostenere le rate dei mutui a tasso variabile.
Federconsumatori ha stilato una pagella dei principali interventi che, anche quando presentano un profilo apprezzabile, risultano tuttavia carenti dal punto di vista delle famiglie, del sostegno ai bassi redditi e del contrasto al carovita e al caro-energia”.
Dal suo punto di vista, come è possibile valorizzare al meglio le opportunità del Pnrr per il rilancio del Mezzogiorno?
“Migliorando infrastrutture e sanità, ma soprattutto ascoltando le esigenze del territorio. Sono questi i fattori con cui il Sud e la Basilicata possono pensare di utilizzare al meglio le risorse finanziarie dell'Unione Europea.
Alle regioni del Mezzogiorno, secondo i dati del ministero per il Sud, andranno circa 82 miliardi di euro dei fondi “territorializzabili”, ovvero quelli per progetti con ricadute su territori specifici.
Il totale del Pnrr è di poco superiore a 221 miliari di euro, con oltre 191 miliardi provenienti dal dispositivo europeo e circa 30 dal Fondo complementare al Pnrr. Insomma, è un’opportunità unica che non si può disperdere”.
Federconsumatori ha proposto di recente la ricerca su gioco e ludopatia: risulta in crescita il valore delle scommesse, ma anche il gettito per lo Stato. Come si combatte questa piaga?
“È singolare, a tratti sconfortante, come il tema delle patologie legate all’azzardo torni all’attenzione generale solo in occasione dello scandalo delle scommesse di calciatori professionisti. Ragazzi che, in modo compulsivo ed estremo, hanno sprecato i frutti del proprio lavoro su piattaforme illegali, ma in perfetta continuità con quelle legali.
Ragazzi che, per infiniti anni, troveranno il proprio nome associato a fatti illeciti e a provvedimenti assunti nei loro riguardi. Quanto sta emergendo nel mondo del calcio - che coinvolge giocatori che non hanno bisogno di svoltare la propria vita economicamente - evidenzia come il fenomeno del gioco e delle scommesse sia trasversale tra generazioni e generi, tra benestanti e meno abbienti.
Occorrono nuove regole, restrizioni, politiche preventive ma anche messaggi culturali chiari contro il gioco d’azzardo, impedendo ad esempio che campioni emulati dai ragazzini possano apparire in ogni giornale o televisioni per pubblicizzare le varie forme di gioco.
Ma c’è un altro controsenso gravissimo, dal momento che, sul gioco, lo Stato incassa somme imponenti. Eppure la cura delle dipendenze comporta un costo elevato in termini di cure e servizi sociosanitari.
Così come alle famiglie costa molto riparare le conseguenze del gioco che, spesso, sfociano anche nell’usura o comunque nel sovraindebitamento”.
LEGGI TUTTI GLI ARTICOLI SU FEDERCONSUMATORI
Questi numeri crescono anche in terra lucana?
“I numeri di quanti scommettono aumentano anche in Basilicata. Questo perché quanto più diffuse sono le disuguaglianze socio-economiche tanto più il gioco (legale ed illegale) diventa la via per tentare la fortuna o estraniarsi da condizioni di solitudine o disagio.
Nei soggetti più fragili, infatti, il gioco diventa col tempo dipendenza e disturbo patologico. I dati elaborati del nostro rapporto nazionale e la mappa geografica sul gioco d’azzardo mostrano un Mezzogiorno “perso” nel gioco.
Purtroppo l’uso degli smartphone già in giovanissima età, con ragazzini che trascorrono ore ed ore su apparenti ingenui giochi di intrattenimento, abituano al gioco lo scommettitore di domani".
Per Federconsumatori Basilicata qual è la priorità su cui dovrebbe lavorare il governo regionale?
“Di certo il calo demografico della Basilicata che non si arresta, anzi pare assumere una dimensione maggiore.
Lo spopolamento deve essere affrontato spingendo seriamente sugli investimenti nel welfare e, quindi, intercettando le disponibilità finanziarie assegnate dal Pnrr per questo settore. Bisogna intervenire in maniera concreta prima che diventi troppo tardi”.
Di Guido Tortorelli
(Riproduzione riservata)
Per inviare comunicati stampa alla Redazione di CUOREECONOMICO: cuoreeconomico@esg89.com
WHATSAPP Redazione CUOREECONOMICO: 327 70234751
Per Info, Contatti e Pubblicità scrivere a: customer@esg89.com











