Caveri (Regione VdA): "Intelligenza artificiale sfida anche per territorio"

L'assessore regionale dopo il forum organizzato a Roma: "Le amministrazioni pubbliche si trovano di fronte a novità molto importanti che devono essere però calate sul territorio tenendo conto, fra l'altro, del regolamento europeo che sta per uscire e che fisserà anche per tutti i paesi Ue"
Le opportunità e le sfide, i benefici e i rischi dell’Intelligenza artificiale (Ia) nella Pubblica Amministrazione sono stati i temi al centro del Forum svoltosi nei giorni scorsi a Roma, organizzato da The European House – Ambrosetti e Salesforce Italia, a cui ha partecipato l’Assessore agli Affari europei, Innovazione, Pnrr e Politiche nazionali per la Montagna, Luciano Caveri.
Nel corso dell’evento è stato presentato il report sulle opzioni tecnologiche per la digitalizzazione avanzata della Pubblica Amministrazione da cui emerge che l’Italia, con 63 progetti, è tra i Paesi più impegnati nelle soluzioni di Intelligenza artificiale nella Pubblica Amministrazione, seconda solo ai Paesi Bassi. Inoltre, ha il primato per numero di progetti implementati: 38 iniziative, circa il 10 per cento del portafoglio europeo.
Diversi gli ambiti di applicazione
“E’ sempre utile confrontarsi sul tema dell’Intelligenza artificiale - spiega l’Assessore Caveri - perché le amministrazioni pubbliche, anche la piccola Valle d'Aosta, si trovano di fronte a novità molto importanti che devono essere però calate sul territorio tenendo conto, fra l'altro, del regolamento europeo che sta per uscire e che fisserà anche per tutti i paesi dell'Unione Europea delle regole molto stringenti, anzi in questo momento è in corso un trilogo tra Commissione, Parlamento europeo e Consiglio per capire se c'è stato fino ad ora un eccesso di zelo da parte dell'Unione Europea.
Certo è che noi dobbiamo calare questo tema sul nostro territorio, cogliendone le opportunità: sul controllo dei ghiacciai e delle acque, sull’analisi dei flussi turistici, sulla telemedicina; ci sono molte applicazioni concrete, compresa per tutto quell'insieme di burocrazia regionale che potrà essere accelerata dai dati. I dati sono la grande ricchezza odierna”.
Redazione Cuoreeconomico
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