COMMERCIO. Confartigianato Puglia, Sgherza: “Dazi USA, più che i numeri preoccupa l’instabilità. Servono strategia europea e nuovi mercati”

(Francesco Sgherza, Presidente Confartigianato Puglia)
Non sono solo i dazi il vero problema, ma il clima di incertezza economica globale che rischia di destabilizzare interi settori industriali. A lanciare l’allarme è Francesco Sgherza, presidente di Confartigianato Puglia, che interviene nel dibattito sulle politiche commerciali degli Stati Uniti e sull’impatto che queste potrebbero avere sul tessuto produttivo italiano
“A preoccupare – afferma Sgherza – oltre ai dazi in sé, è l’instabilità della politica economica USA. Una situazione fluida e imprevedibile che rende difficile programmare investimenti e piani di sviluppo, specialmente per chi opera nell’export”.
Il rischio è concreto e va ben oltre la semplice flessione dei numeri. Le stime parlano chiaro: la minaccia tariffaria potrebbe tradursi in una significativa perdita di posti di lavoro e in un calo delle esportazioni. Sgherza si sofferma anche sulle implicazioni territoriali: “Siamo particolarmente allarmati per l’impatto sulle regioni più esposte all’export come Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana e Veneto. La Puglia, pur non avendo un’esposizione diretta rilevante, potrebbe soffrire molto all’interno delle filiere collegate, soprattutto automotive e agroalimentare”.
Per Confartigianato Puglia è indispensabile muoversi su più livelli, partendo da un’azione diplomatica forte a livello europeo. “Riteniamo fondamentale sostenere i negoziati a livello comunitario – spiega Sgherza – per evitare un’escalation che danneggerebbe tutti. L’Unione Europea ha in mano leve strategiche: i suoi acquisti dagli Stati Uniti in settori cruciali come energia, difesa e servizi digitali possono diventare strumenti di pressione e contrattazione”.
Ma non basta giocare in difesa: le imprese italiane devono anche rilanciare. “È il momento – continua Sgherza – di intensificare la promozione della qualità del Made in Italy, facendo leva sull’eccellenza manifatturiera che ci contraddistingue. I nostri prodotti sono riconosciuti nel mondo per creatività, cura artigianale e innovazione: dobbiamo investire nel raccontarlo meglio”.
Fondamentale anche diversificare gli sbocchi commerciali, guardando oltre l’Atlantico. “Un’altra priorità è puntare su nuovi mercati – sottolinea il presidente – come quello del Mercosur, dove ci sono margini di crescita importanti. Non possiamo permettere che un solo interlocutore economico, seppur di peso come gli USA, condizioni la stabilità dell’intero sistema produttivo italiano”.
Nel contesto di tensioni globali e fragilità delle catene del valore, l’appello di Sgherza è chiaro: servono visione strategica, pragmatismo e una forte regia europea per evitare che le imprese italiane diventino vittime collaterali di politiche commerciali aggressive.
Claudia Boccucci
(Riproduzione riservata)
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