Dall’Isola verso le nuove potenze economiche mondiali, 435 milioni di euro di prodotti

(Fabio Mereu, presidente Confartigianato Imprese Sardegna)
Fabio Mereu e Daniele Serra (Presidente e Segretario Confartigianato Sardegna): “I Paesi emergenti rappresentano una chiave di crescita anche per le micro e piccole imprese”. È di 435milioni di euro il valore delle esportazioni sarde verso i BRICS +5 (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa con l’aggiunta, da quest’anno, di Arabia Saudita, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia e Iran)
Stando a quanto emerge dall’analisi dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna sull’esposizione dell’Isola verso le economie emergenti, alle nuove potenze economiche la Sardegna offre una molteplicità di prodotti, che incide sul valore aggiunto regionale per l’1,4%.
Dai derivati della lavorazione del greggio al know how tecnologico fino ai prodotti della manifattura delle PMI sarde come alimentari, prodotti in legno e metallo, pelletteria, abbigliamento e tessile, mobili e ceramiche ma anche semilavorati lapidei, prodotti chimici, macchinari e attrezzature.
Secondo il dossier, il territorio sardo si posiziona al 13esimo posto nella classifica nazionale, aperta dalla Lombardia con 14miliardi e 300milioni, seguita dall’Emilia Romagna con ben 7miliardi e mezzo. All’ultimo posto la Basilicata con 49milioni preceduta dalla Calabria.
Spostando l’attenzione sul piano nazionale, l’Italia esporta 46miliardi e 300milioni, con una incidenza sul Valore Aggiunto del 2,8%; mentre a livello provinciale, Cagliari si piazza al 24esimo posto nazionale, grazie al 3,8% sul Valore Aggiunto provinciale. Al primo posto Asti con il 18,4% sul Valore Aggiunto, seguita da Arezzo con il 12%.
“Gli scambi commerciali, soprattutto verso i Paesi emergenti, rappresentano una chiave di crescita anche per le micro e piccole imprese, che proprio su questi mercati possono proporre il made in Sardegna e i prodotti di nicchia su elevati trend di qualità, per incentivare e rendere più efficace l’export delle microimprese della nostra regione – commenta Fabio Mereu – per questo è necessario sviluppare politiche di internazionalizzazione per “fattore” e non per “settore”, promuovendo in modo strategico all’estero l’intero “sistema Sardegna”.
Redazione Cuoreeconomico
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