Deloitte: ristoranti italiani al top in Europa, giro d’affari di 41 miliardi

(Tommaso Nastasi, Partner e Value Creation Service Leader di Deloitte Italia)
L’Italia è in testa alla classifica europea per volume d’affari dei ristoranti, che nel 2023 ha raggiunto i 41 miliardi. Ma il valore del Foodservice Made in Italy non si ferma qui: a livello globale la cucina del Bel Paese vale oltre 240 miliardi, superando il valore raggiunto nell’anno precedente, pari a 228 miliardi
È quanto emerge dalla nuova edizione del report “Foodservice Market Monitor” di Deloitte, presentato in anteprima in occasione della tavola rotonda “Le catene di ristorazione in Italia, tra opportunità e criticità” organizzata da AIGRIM.
“Il comparto Foodservice italiano continua a registrare ottimi risultati e quest’anno il valore globale di quella che possiamo definire come “cucina italiana nel mondo” è cresciuto ulteriormente.
Un segnale molto positivo che va di pari passo con i risultati dei “Full Service Restaurant”: il nostro Paese è il primo in Europa per valore generato. Per quanto riguarda le catene, nonostante l’incidenza in Italia sia ancora relativamente inferiore rispetto alla media mondiale (10% vs 35%), la traiettoria di crescita è allineata al trend globale”, ha commentato Tommaso Nastasi, Partner e Value Creation Service Leader di Deloitte Italia.
Il giro d’affari globale del comparto Foodservice è arrivato al valore di 2,797 miliardi di euro nel 2023. La regione che pesa di più, incidendo per il 42% del mercato globale, è l’Asia-Pacifico (Asia e Oceania).
In termine di formati, il cosiddetto Full Service Restaurant (FSR), ovvero il ristorante “tradizionale” con servizio al tavolo, si conferma la categoria principale, rappresentando il 46% del totale.
Nel mercato mondiale del Full Service Restaurant i primi 10 Paesi in termini di dimensioni del mercato rappresentano circa il 77% del totale. L’Italia si conferma il primo Paese europeo nel segmento FSR nel 2023 con 41 miliardi di euro, mostrando una crescita quasi a doppia cifra rispetto all’anno precedente (+9,6% su base annua).
Significativa la crescita delle catene, che ormai rappresentano un terzo del mercato globale del Foodservice e che registrano una crescita di circa il 10% su base annua, principalmente trainate dalle regioni Asia-Pacifico ed Europa (rispettivamente con valori del +14,7% e +12,2%).
In Italia invece le catene non sfondano: l’incidenza sul totale del mercato italiano rimane piuttosto bassa (10%), anche se la crescita su base annua delle catene nel nostro Paese è allineata all’andamento globale.
“I dati Deloitte fotografano un settore con ottime prospettive e un tasso di crescita 2023-2028 che sfiora il 4%. A livello italiano, di particolare interesse è il settore della ristorazione a catena, per cui sono previsti ampi margini di sviluppo proprio per l’attuale minor penetrazione di mercato - conclude Cristian Biasoni, Presidente di AIGRIM - La crescita sarà guidata da alcuni trend principali, quali l’aumento dei consumi food fuori casa e la polarizzazione dei gusti dei consumatori, sempre più attenti all’experience e a scelte di consumo”.
Redazione Cuoreeconomico
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