ven 05 dic 2025

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ECONOMIA. La Basilicata a rischio. Cna, Montemurro: "Chiediamo risposte straordinarie"

(Leo Montemurro, Presidente Cna Basilicata)

La Basilicata rischia di pagare un prezzo altissimo alla nuova ondata di politiche protezionistiche targate Stati Uniti. A lanciare l’allarme è Leo Montemurro, Presidente della CNA regionale, che in un intervento deciso ha evidenziato come la guerra dei dazi potrebbe aggravare una situazione economica già fragile, in una regione ancora provata dalla crisi dello stabilimento Stellantis di Melfi e dalla volatilità del settore petrolifero lucano

“I dazi imposti dall’Amministrazione Trump rischiano di avere effetti particolarmente dannosi sull’economia lucana – ha spiegato Montemurro – poiché si inseriscono in un contesto già segnato da forti incertezze. La produzione industriale è debole, il PIL regionale stenta a ripartire, e i settori più dinamici del nostro export sono oggi esposti a nuovi rischi.”

Secondo CNA Basilicata, i settori più vulnerabili sarebbero proprio quelli che hanno rappresentato negli ultimi anni le punte di diamante del Made in Basilicata: l’agroalimentare di qualità, il vino del Vulture-Melfese – da sempre ambasciatore del territorio nei mercati internazionali – e il comparto del mobile imbottito, concentrato nel triangolo produttivo tra Matera, Altamura e Santeramo, sostenuto da una fitta rete di subfornitori artigiani.

Con l’imposizione di nuovi dazi, questi prodotti rischiano di diventare meno competitivi sul mercato americano, da sempre uno sbocco chiave per l’export lucano. Il timore è che i rincari si traducano in un calo della domanda e, quindi, in una nuova frenata per le imprese locali, molte delle quali sono di piccole o piccolissime dimensioni e con margini di manovra limitati.

“Serve un intervento immediato e strutturato”, ha incalzato Montemurro, chiedendo alla Regione Basilicata di seguire l’esempio di altre realtà italiane come la Toscana e attivare un tavolo permanente di confronto tra istituzioni, imprese e associazioni di categoria.

Ma non basta. CNA propone l’adozione di misure straordinarie, sul modello delle risposte messe in campo durante la crisi Covid-19. In particolare, si chiede di attivare tutti i fondi europei non ancora utilizzati, compresi quelli della programmazione comunitaria 2021-2027, del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) e del PNRR, per sostenere le imprese più colpite e garantire liquidità, investimenti e sostegno all’internazionalizzazione.

Claudia Boccucci
(Riproduzione riservata)

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