ven 05 dic 2025

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ECONOMIA. Legacoop, Gamberini: “Dazi, un’emergenza da affrontare subito. Serve un ombrello finanziario come in pandemia”

(Simone Gamberini, Presidente Legacoop)

I dazi americani iniziano già a produrre effetti concreti e preoccupanti sull’economia reale, in particolare sull’agroalimentare, uno dei fiori all’occhiello del Made in Italy. Simone Gamberini, presidente di Legacoop, lancia un appello alle istituzioni affinché si agisca in fretta, con strumenti straordinari, prima che le conseguenze diventino irreversibili per migliaia di imprese cooperative.

“I dazi stanno già determinando effetti negativi, soprattutto nell’agroalimentare”, spiega Gamberini. “Molte delle nostre cooperative hanno merci ferme nei depositi. Gli importatori americani hanno sospeso gli ordini per 90 giorni, nell’attesa di capire come evolverà la situazione. Un blocco che rischia di mettere in crisi l’intera filiera”. Il presidente di Legacoop non ha dubbi: lo scenario è grave e va gestito con determinazione. “Si profila una vera e propria escalation commerciale che va assolutamente evitata. Una guerra commerciale danneggerebbe tutti: imprese, lavoratori e consumatori, da entrambe le sponde dell’Atlantico”.

Nel recente incontro tra il governo e le imprese, sono state annunciate misure a favore della competitività, che Gamberini definisce “importanti”, anche grazie all’impiego di risorse del PNRR e dei fondi di coesione. Ma, avverte, non bastano. “Occorrono anche interventi urgenti e mirati per superare l’emergenza contingente”. La proposta di Legacoop è chiara: “Riteniamo necessario un temporary framework, simile a quello attivato durante la pandemia. Un ombrello finanziario per tutelare le imprese più colpite dai dazi, che preveda linee di credito agevolate, garanzie per la liquidità e strumenti di protezione dal rischio commerciale”.

Ma la difesa delle imprese passa anche attraverso la tutela dell’occupazione. “Servono ammortizzatori sociali temporanei, che non ricadano sui costi aziendali. È fondamentale dare respiro alle cooperative che, in molti casi, si trovano a sostenere interamente il carico della crisi”, sottolinea Gamberini. Altro punto cruciale è la semplificazione. “Le normative e i bandi legati all’export sono spesso troppo complessi e farraginosi. Serve una decisa semplificazione per permettere alle imprese di accedere più facilmente agli strumenti di sostegno”.

L’auspicio è che si passi rapidamente dalle promesse ai fatti. “Speriamo che il tavolo di confronto con il governo, che si è dichiarato disponibile ad aprire, si attivi il prima possibile. È l’occasione per elaborare misure concrete e condivise, in grado di affrontare l’urgenza ma anche di rafforzare la tenuta futura del nostro sistema produttivo”, conclude Gamberini.

Claudia Boccucci
(Riproduzione riservata)

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