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02/02/2025

ECONOMIA. Pil fermo, allarme Cgil: “Il Governo ignora la crisi, servono misure urgenti”

L’economia italiana continua a ristagnare. I dati diffusi dall’Istat confermano che anche nel quarto trimestre del 2024 il Pil non si è mosso, registrando una crescita congiunturale dello 0,0%, esattamente come nel trimestre precedente. L’anno si chiude così con un incremento complessivo dello 0,5%, un risultato ben al di sotto delle previsioni del Piano strutturale di bilancio, che stimava una crescita doppia

Un quadro che desta grande preoccupazione nel mondo sindacale. Il segretario confederale della Cgil, Christian Ferrari, ha commentato i dati con toni severi: “Se a questo aggiungiamo una legge di bilancio priva di interventi capaci di invertire la rotta e che anzi peggiorerà la situazione con tagli alla spesa pubblica e agli investimenti, il futuro appare segnato”.

Lavoro a rischio, pesano le scelte politiche

Secondo Ferrari, il rischio concreto è un aumento delle crisi aziendali e settoriali, con pesanti conseguenze sull’occupazione. E la responsabilità, secondo il sindacato, non è da attribuire ad eventi sfortunati, ma alle scelte dell’esecutivo: “Si è deciso di non andare a reperire risorse dove si trovano – profitti, rendite, grandi patrimoni ed evasione fiscale – per finanziare una politica economica e industriale adeguata alle sfide della transizione digitale, energetica ed ecologica, e per sostenere la domanda interna aumentando i salari”.

Un confronto diretto viene fatto con la Spagna, che nel 2024 ha chiuso con una crescita del 3,2%, grazie a misure come l’introduzione del salario minimo, la riforma del lavoro per contrastare la precarietà, la tassazione degli extraprofitti, il tetto ai prezzi dell’energia e un piano di investimenti pubblici.

Un governo “disinteressato” alla crisi economica

Per la Cgil, l’esecutivo italiano si muove in direzione opposta: “Non ascolta il mondo del lavoro e sembra ignorare la crisi economica e sociale, mentre è impegnato a mettere in discussione i principi fondamentali della Costituzione”, accusa Ferrari.

Di fronte a questa situazione, il sindacato annuncia battaglia: “Faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per riportare il dibattito sulla realtà dei dati e per contrastare una narrazione politica sempre più distante dai problemi reali del Paese”.

Claudia Boccucci
(Riproduzione riservata)

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