ven 05 dic 2025

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EXPORT. Confartigianato Marche, Amaranti: "Stop and go pericolosi, ora serve una strategia europea per il commercio con gli USA"

(Moira Amaranti, Presidente Confartigianato Marche)

La moratoria annunciata dall'amministrazione Trump sulle nuove tariffe doganali ha temporaneamente placato le acque, ma le imprese italiane  restano in allerta. È Moira Amaranti, presidente di Confartigianato Marche, a suonare il campanello d’allarme: "Gli stop and go non fanno bene al mercato e al lavoro di milioni di imprese e famiglie".

“Gli stop and go non fanno bene al mercato e al lavoro di milioni di imprese e famiglie. Le nostre aziende hanno bisogno di certezze, non di decisioni altalenanti che mettono a rischio il frutto di anni di lavoro”. Con queste parole Moira Amaranti, presidente di Confartigianato Marche, commenta la recente moratoria annunciata dall’amministrazione Trump sulle nuove tariffe doganali verso l’Europa. Una sospensione accolta con sollievo ma che non risolve le tensioni commerciali in corso.

“La moratoria – continua Amaranti – deve servire da punto di partenza per costruire una vera trattativa comune europea. L’Italia non può affrontare da sola le conseguenze di politiche protezionistiche che hanno ricadute globali. È fondamentale che il nostro governo spinga la Commissione Ue a individuare le migliori condizioni possibili con gli USA, ma anche a predisporre un quadro temporaneo di intervento per sostenere il sistema produttivo”.

I dati preoccupano: secondo l’Ufficio Studi di Confartigianato, le tariffe minacciate da Trump potrebbero causare una contrazione dell’export italiano verso gli Stati Uniti pari a 11 miliardi di euro. Una perdita che significherebbe 33.000 posti di lavoro in meno, colpendo in particolare le micro e piccole imprese, con un potenziale impatto diretto su 13.000 occupati.

“La nostra regione – avverte Amaranti – è tra le più esposte. Le Marche sono la sesta regione italiana per export verso gli Stati Uniti. Colpire questo mercato significa colpire il cuore del nostro artigianato: dalla moda alla meccanica, dal mobile all’agroalimentare, fino a settori di nicchia come gioielleria, strumenti musicali e ceramica artistica”.

Le imprese marchigiane, spesso familiari e profondamente radicate sul territorio, rappresentano una delle colonne portanti dell’economia locale. “Non possiamo permettere che le decisioni unilaterali di altri Paesi mettano in ginocchio migliaia di piccoli imprenditori che ogni giorno investono, innovano e creano lavoro. È ora di agire con una visione condivisa a livello europeo”, sottolinea ancora Amaranti.

Per Confartigianato Marche, la chiave è una doppia azione: diplomatica e interna. Da un lato, una pressione costante su Bruxelles per difendere gli interessi dell’industria manifatturiera italiana, dall’altro la creazione di un piano nazionale che garantisca liquidità alle imprese in caso di shock commerciali.

“Questa moratoria – conclude Amaranti – non deve essere vista come un punto di arrivo, ma come una finestra di opportunità per evitare crisi future. Le nostre imprese non possono più vivere nella precarietà. Hanno bisogno di un orizzonte stabile su cui costruire il loro futuro”.

Claudia Boccucci
(Riproduzione riservata)

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