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27/07/2023

Grano, Coldiretti Piemonte: "Incentivare progetti di filiera, con nostra iniziativa già seminati oltre 7000 ettari"

(Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte)

Il presidente Moncalvo ed il delegato confederale Rivarossa: "Occorre garantire una giusta remunerazione agli agricoltori e offrire completa tracciabilità e qualità ai consumatori, è la sola strada per tutelare il Made in Italy"

Coldiretti Piemonte interviene sulla questione dello stop al passaggio delle navi cariche di cereali sul Mar Nero voluto dalla Russia.

Una decisione che come documenta il centro studi nazionale alimenta il rischio carestia in ben 53 Paesi dove, secondo l’Onu, la popolazione spende almeno il 60% del proprio reddito per l’alimentazione. Un rischio anche per la stabilità politica proprio mentre si moltiplicano le tensioni sociali ed i flussi migratori.

Ridurre la dipendenza dall'estero

Occorre continuare a lavorare per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali ma – fanno notare Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa delegato confederale –. È evidente, ancora una volta, quanto sia fondamentale ridurre sensibilmente la dipendenza dall’estero e badare alla sovranità alimentare scegliendo la via dei progetti di filiera, come abbiamo fatto sul nostro territorio con Gran Piemonte, tramite cui abbiamo già seminato oltre 7.000 ettari di grano tenero con lo scopo di ottenere prodotti da forno veramente prepararti con la farina del territorio per rispondere anche alle esigenze dei consumatori che sono sempre più attenti alla provenienza degli ingredienti e per valorizzare al meglio le produzioni locali di grano, garantire una giusta remunerazione agli agricoltori e offrire completa tracciabilità e qualità ai consumatori.

Incrementare questi progetti di filiera per far fronte anche alle necessità di altri paesi può essere la strada per valorizzare ulteriormente il grano Made in Piemonte.

Serve anche investire per aumentare produzione e le rese dei terreni anche sostenendo la ricerca pubblica con l’innovazione tecnologica a supporto delle produzioni, della tutela della biodiversità e come strumento in risposta ai cambiamenti climatici”.

Redazione Cuoreeconomico
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