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10/06/2023

Le costruzioni alla sfida della transizione: "Ragionare come filiera per arrivare a neutralità"

(Massimiliano Musmeci, direttore generale di Ance)

In Parlamento a Roma evento sul tema della transizione ecologica. Musumeci (Ance): "Giusto lo stop ai combustibili fossili, ma non vanno posti vincoli alle tecnologie". Ferraloro (Federcostruzioni): "E' l'innovazione tecnologica che ci dice con quali tecnologie possiamo raggiungere i risultati". Montanini (Assotermica): "I concetti sono tre: futuro multitecnologico, multienergetico, multitarget"

La sfida della transizione ecologica, inizia dalle case di ciascuno. Per questo è necessario "costruire un percorso di transizione realmente attuabile  in un'ottica di "neutralità tecnologica, ovvero facendo leva sulle soluzioni già a disposizione e contemporaneamente sostenendo l'innovazione tecnologica e lo sviluppo industriale".

Che tradotto, vuol dire: arrivare alla completa e piena decarbonizzazione utilizzando tutte le fonti alternative. La richiesta arriva all'Europa dalle associazioni Proxigas, Assogasliquidi-Federchimica, Ance, Angaisa, Applia Italia, Assotermica e Federcostruzioni, nel corso di un evento al Parlamento.

Le associazioni sottolineano: "Rifiutiamo la messa al bando di qualsiasi tecnologia e richiediamo alle Istituzioni nazionali ed europee un approccio inclusivo basato sul principio di neutralità tecnologica", spiegano le associazioni dei settori gas, termico, costruzioni edili, apparecchiature professionali e domestiche e della distribuzione idrotermosanitaria.

"Abbiamo di fronte una sfida epocale - sostengono le associazioni - che potrà essere vinta solamente se sarà adeguatamente sostenuta, oggi e in futuro, dal Governo, attraverso un approccio che valorizzi tutti i vettori e le tecnologie in grado di contribuire alla realizzazione di obiettivi ambientali sempre più sfidanti.

Solo così potremo realizzare un percorso di decarbonizzazione realmente sostenibile e accessibile per i cittadini". Richiesta chiara e ferma all'Europa.

Un approccio che nei giorni scorsi, proprio il presidente di Assogasliquidi Andrea Arzà aveva ribadito a CUOREECONOMICO e che adesso approfondisce il settore edilizia e costruzioni.

Ance e Federcostruzioni: neutralità tecnologica è valore

"Come imprese di costruzione - sottolinea il direttore generale di Ance Massimiliano Musmeci - condividiamo l'urgenza di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e di accelerare gli sforzi per tagliare le emissioni di anidride carbonica degli edifici residenziali, due terzi dei quali rientrano nelle classi energetiche più basse, ma sostenendo lo sviluppo di tutte le tecnologie, senza vincoli o pregiudizi nei confronti di determinate soluzioni.

Siamo per la neutralità tecnologica, i limiti vanno posti sul valore delle emissioni, non sulla tecnologia. Solo così potremo realizzare una transizione verde realmente sostenibile per cittadini, operatori e Stato".

Lo afferma il direttore generale di Ance, Massimiliano Musmeci, nel suo intervento al convegno "La decarbonizzazione dei consumi domestici: tecnologie multienergy per un futuro sostenibile''.

Secondo Musumeci, la neutralità tecnologica, "è un valore importante e non lo è solo in questo caso, perché è quella che consente agli operatori di fare ricerca e sviluppo, d è quella la chiave del progresso tecnologico".

"Ci devono dare gli obiettivi, non imporre la tecnologia", afferma Emanuele Ferraloro, presidente di Ance Liguria e vice presidente di Federcostruzioni.

"E' l'innovazione tecnologica che ci dice con quali tecnologie possiamo raggiungere i risultati, non possiamo mettere questo concetto davanti, altrimenti andiamo a sbattere da qualche parte", sottolinea: "E se si deve rinnovare il parco immobiliare "non possiamo affidarci a una sola tecnologia".

Decarbonizzazione è sfidante

Alberto Montanini, presidente di Assotermica sottolinea invece come "la decarbonizzazione è un processo importante, è sfidante, ha una serie di obiettivi concreti da raggiungere e dobbiamo raggiungerli senza posizioni preconcette: qui non vince l'integralismo, vince la sicurezza energetica, vince il comfort, il risparmio energetico dei consumatori e degli utilizzatori finali".

E aggiunge: "I concetti sono tre: futuro multitecnologico, multienergetico, multitarget. Se noi ragioniamo in questo modo, possiamo tutti insieme, come filiera, pragmaticamente raggiungere gli obiettivi che devono essere concreti, declinati.

Non serve solo una buona strategia di comunicazione, noi dobbiamo fare il bene del mercato dei consumatori, della nostra societa', del nostro paese".

"La cosa che personalmente mi da fastidio - conclude - è parlare di transizione energetica, qui e' un processo di cambiamento continuo, andiamo verso un futuro energetico e il futuro energetico è quello su cui dobbiamo riflettere, non una transizione, che significa cambio il passato per arrivare a un presente diverso e a un futuro ancora diverso. Il futuro si costruisce con i fatti, passo dopo passo".

Redazione Cuoreeconomico
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