PET FOOD. Rapporto Assalco-Zoomark: comparto in crescita anche nel 2024, superati i 3,1 miliardi di euro

Nel 2024 il cibo per cani e gatti produce un giro d’affari che supera i 3,1 miliardi di euro, con un aumento a valore del 3,7% rispetto al 2023. È quanto emerge in estrema sintesi dallla XVIII edizione del Rapporto Assalco-Zoomark presentato in occasione del convegno inaugurale di Zoomark, che da oltre 20 edizioni accompagna la crescita della pet industry
Cosa non si fa per gli amici a quattro zampe, il tasso medio in crescita nel settore del pet food in Italia ne è una conferma: dal 2021 al 2024 l’aumento a valore è stato pari al 9,8%. Tradotto in termini di cifre, il comparto è passato dai 2,4 miliardi di euro del 2021 ai 3,1 del 2024.
“Il mercato del pet food si conferma un settore resiliente nonostante la persistente inflazione e le incertezze economiche. Anche nel 2024, infatti, i pet owner hanno continuato a investire in salute e benessere dei loro animali da compagnia, consapevoli della sicurezza e completezza nutrizionale offerta dal pet food, dimostrando una fedeltà che rende il settore meno vulnerabile rispetto a minacce esterne”, afferma Giorgio Massoni, Presidente di ASSALCO.
Nelle famiglie italiane vivono quasi 65 milioni di animali da compagnia. Tra questi, si osserva una prevalenza di gatti, che si stimano essere poco meno di 12 milioni di esemplari, registrando una crescita di oltre 1 milione. Seppur più contenuto, anche i cani segnano un aumento, ascrivibile principalmente a quelli di piccola taglia. I prodotti per gatto rappresentano il 56,3% del valore complessivo, con un fatturato di 1.758 milioni di euro, e mostrano una dinamica in crescita (+5% rispetto al 2023), trainata dall’umido (+5,3%). Anche i prodotti per cane segnano un +2,1% di aumento, attestandosi a 1.367 milioni di euro, con una crescita maggiore nel secco (+2,3%).
“L’indagine di quest’anno conferma una volta di più come i pet siano oggi considerati parte integrante del nucleo familiare, addirittura dal 96% dei proprietari. Nell’attuale contesto, ASSALCO rinnova la richiesta di una riduzione dell’aliquota IVA sugli alimenti per gli animali da compagnia e le cure veterinarie dal 22% al 10%, una possibilità prevista dalla normativa europea”, conclude Massoni.
Redazione Cuoreeconomico
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