ven 12 dic 2025

Seguici su:

07/02/2023

Rsa toscane, i conti non tornano: "Dalla Regione stanziamenti inadeguati"

Il comitato di gestione delle residenze sanitarie assistite e le centrali cooperative della Toscana lamentano pochi fonti alla luce dell'aumento dei costi: "Non possiamo far ricadere questi costi sulle famiglie degli anziani"

I conti ancora non tornano per le Rsa toscane, alle prese con stanziamenti insufficienti da parte della Regione Toscana dopo mesi di confronti con le istituzioni. 

Lo sottolinea, in una nota il comitato dei gestori, del quale fanno parte Gespi , Aiop, Anaste, Arat, Aret-Asp, Arsa e Uneba nelle loro sedi regionali "Gli ultimi provvedimenti deliberati dalla Giunta regionale - scrivono - sono del tutto inadeguati rispetto all'aumento dei costi effettivi sostenuti dalle Rsa: non serviranno, perciò, a scongiurare l’aumento della quota sociale a carico delle famiglie o, dove non si può intervenire sulle tariffe, al collasso del sistema.

Un rischio, questo, quanto mai reale, che non potrà che ricadere sugli utenti e sui loro bisogni e sul mondo della cooperazione già, peraltro, colpiti nel contesto più ampio della difficile situazione attuale".

Per il Comitato dei gestori delle Rsa private toscane e per le Centrali Cooperative-Settore Sociale (ovvero Agci Solidarietà Toscana, Confcooperative Federsolidarietà Toscana e Legacoop Toscana Welfare), "è inaccettabile che gli inadeguati finanziamenti annunciati la scorsa settimana (aumento della quota sanitaria e ristori post Covid-19) possano precludere ulteriori interventi più incisivi che sarebbero, invece, indispensabili per la sopravvivenza del settore".

Le cose che non funzionano

Il comitato elenca poi le cose che a suo dire non vanno: "I ristori previsti per l’anno 2022 si sono interrotti dal 1° luglio e per sei mesi le strutture non hanno beneficiato di alcun tipo di intervento, nemmeno appellandosi alla possibilità di vedersi destinare le quote sanitarie previste ma non stanziate nell’anno passato (stimate tra i 20 e i 30 milioni di euro), nonostante si trattasse di fondi per l’inserimento di persone anziane non autosufficienti nelle Rsa e dunque dedicati a un bisogno in crescita nella nostra Regione.

La percentuale di utenti che pagano privatamente la retta per intero, infatti, sta ormai progressivamente aumentando con grandi difficoltà per le famiglie, date le condizioni di elevata non autosufficienza che non permettono la gestione al domicilio; l’importo dei ristori stabiliti nella delibera 53/2023 per il periodo gennaio-giugno 2023, pari a 2,50 euro al giorno, non consente di raggiungere la cifra necessaria a coprire i maggiori costi delle strutture; i 68 centesimi al giorno stanziati per l’aumento della quota sanitaria delle Rsa con la delibera 52/2023 sono del tutto inadeguati, a fronte dei circa 10 euro (minimo) calcolati per l’adeguamento all’inflazione e al caro energia; non solo: la stessa delibera preclude futuri adeguamenti poiché", al punto 2, afferma di "ritenere non più applicabile l’adeguamento tariffario della quota sanitaria delle RSA tramite l’incremento programmato annuale del costo della vita previsto, accertato dall’Istat.

La beffa si completa con l’annosa questione dell’Iva che si sta ripresentando in tutta la sua dirompenza: infatti alcune Aziende Usl stanno imponendo alle cooperative sociali la firma di accordi contrattuali che prevedono che l’IVA sia compresa nella fatturazione delle prestazioni in favore degli anziani non autosufficienti, andando a decurtare la quota sanitaria di un ulteriore 5%".

Manifestazione in vista

Le Centrali Cooperative-Settore Sociale ed i gestori privati, qualora non venissero ascoltati, "programmeranno azioni a loro tutela e valuteranno ulteriori iniziative di sensibilizzazione sulla gravità della situazione del settore Rsa in Toscana, divenuta insostenibile con il rischio di dure ripercussioni sulle necessità degli anziani bisognosi di assistenza qualificata, sulle famiglie spesso chiamate a sostenere rincari importanti oppure a rinunciare a servizi indispensabili, e sui lavoratori del comparto", conclude la nota.

Redazione Cuoreeconomico
(Riproduzione riservata)

Per inviare comunicati stampa alla Redazione di CUOREECONOMICO: cuoreeconomico@esg89.com
WHATSAPP Redazione CUOREECONOMICO: 327 7023475
Per Info, Contatti e Pubblicità scrivere a: customer@esg89.com