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27/09/2022

Siape-Enea: altro che sostenibilità, le case degli italiani consumano troppa energia

(Gilberto Dialuce, presidente di Enea)

Il dato allarmante delle società presieduta da Dialuce: oltre la metà degli edifici appartiene alle classi più elevate sul fronte dei consumi. Pochissime quelle già efficienti. Valle d’Aosta regione virtuosa, Lazio all’ultimo posto

In un momento in cui il caro bollette colpisce duramente famiglie e imprese, l'efficienza energetica degli edifici diventa di cruciale importanza.

Il risparmio, infatti, può arrivare puntando sull’ammodernamento e sull’efficientamento energetico del nostro patrimonio edilizio. Ma quanto sono realmente efficienti gli edifici in Italia? Purtroppo molto poco, anche per via dell’età avanzata di molti stabili.

Secondo gli ultimi dati di Siape, il Sistema informativo sugli attestati di prestazione energetica, sviluppato da Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile), appartengono alle classi energetiche G e F, quelle con i consumi più elevati, oltre la metà (il 56,9%) degli edifici e delle unità immobiliari per cui è stato emesso un attestato dal 2015 a oggi (il 23,3% alla classe F e il 33,6% alla classe G).

La situazione non migliora guardando alle altre classi in cima alla classifica. Il 16,5% ricade, infatti, nella classe E e l'11,3% nella D.

Pochissime, secondo il rapporto sviluppato dalla società presieduta da Gilberto Dialuce le unità appartenenti alla classe A: sommando le classi A1, A2, A3 e A4, si arriva solo al 7,1% del totale. Nella classe B ricadono il 2,8% degli edifici, mentre nella classe C il 5,3%.

La situazione evidenzia la necessità urgente di investire sul settore delle costruzioni per limitare l’impatto dell’inflazione sul fronte energetico e di rendere gli edifici maggiormente efficienti sul versante energetico.

Tutti i lavori per l’efficientamento energetico

Sono tanti i lavori che famiglie e imprese possono effettuare per migliorare l’efficienza energetica e abbattere le spese, agevolati anche, negli ultimi anni, dai bonus e gli incentivi statali come il Superbonus 110%, l'Ecobonus e il Bonus Ristrutturazione.

Tra questi interventi, i più efficaci sono l’isolamento esterno e interno degli edifici, la sostituzione degli infissi e l’istallazione di impianti di riscaldamento, raffreddamento e illuminazione più efficienti e che si avvalgono di energie alternative come il fotovoltaico.

Un ruolo fondamentale lo giocano, poi, i serramenti e gli impianti, che contribuiscono anche in maniera decisiva alla salubrità degli ambienti.

Le regioni virtuose e quelle meno

Tornando ai dati sull'efficienza energetica degli edifici, le tre regioni più virtuose, in Italia, risultano la Valle d'Aosta, con il 12,5% degli immobili in classe energetica A (mettendo insieme A1, A2, A3 e A4), la Provincia autonoma di Trento con l'11% e la Provincia autonoma di Bolzano con il 9,7%.

La maglia nera dell'efficienza energetica va invece al Lazio, in cui il 66,5% degli edifici appartengono alle classi energetiche G e F, quelle con i consumi più elevati (il 26,3% alla classe F e ben il 40,2% alla classe G).

Seguono la Liguria con il 64,8% (il 25% appartiene alla classe F e il 39,8% alla G) e il Molise con il 63,6% (il 22,2% appartiene alla classe F e il 41,4% alla classe G).

Di Paola Benedetta Manca
(Riproduzione riservata)

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