Social card, Federdistribuzione: "Serve sostegno se sarà stabile". Anci: "Comuni in difficolta"

(Carlo Alberto Buttarelli, presidente di Federdistribuzione)
A Radio 24 si parla della nuova misura del Governo a sostegno delle famiglie. Il presidente di Federdistribuzione: "Da noi sforzo ulteriore con altro sconto, ma attenzione ai margini molto bassi". Il delegato Anci per il welfare Vecchi: "Pratiche per ingaggiare l'utenza in capo alle amministrazioni e non è sempre facile". E sul patto anti-inflazione la Gdo rilancia: "Siamo pronti ma serve ok dei fornitori"
La nuova social card col paniere salvaspesa, l'altra misura del Governo con avviamento al lavoro e le famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese. Con l'avvio della nuova misura, i comuni fanno i conti con le difficoltà.
Luca Vecchi, sindaco di Reggio Emilia e delegato Anci al Welfare, e Carlo Alberto Buttarelli, presidente di Federdistribuzione, al microfono di Due di Denari, su Radio 24 mette sul piatto tutte le prospettive e le criticità.
"A fine settembre, quando il percorso si sarà definitivamente compiuto, sarà interessante fare delle valutazioni non soltanto su quante carte sono state attivate e su quanto consumo effettivamente è stato sostenuto, ma anche se le modalità organizzative e operative abbiano funzionato al meglio come previsto oppure no”, sottolinea.
"Dal 18 di luglio, infatti, le famiglie (con Isee inferiore a 15.000 euro) hanno iniziato a ricevere comunicazione dal Comune per ritirare in Posta la social card “Dedicata a te” precaricata con 382,50 euro da spendere per beni alimentari. il Governo Meloni ha infatti messo a disposizione 500 milioni di euro per l’acquisto di alimenti di prima necessità. La cifra è una tantum (la carta infatti non è ricaricabile), per 1 milione e 300 card complessive.
“È innegabile – ha detto Vecchi - la primissima fase ha impattato sui servizi sociali deputati al rapporto con l'utenza in modo anche un po' problematico.
Quel passaggio in cui l'Inps attraverso i criteri di base seleziona la platea, trasferisce le informazioni ai Comuni e i Comuni si attivano con le proprie risorse per ingaggiare l'utenza non è stata una fase facilissima perché è un carico di lavoro aggiuntivo in capo alle strutture comunali che sono sempre in difficoltà di risorse finanziarie, economiche ma anche di risorse umane”.
La platea dei beneficiari e le necessità non esaurite
A settembre sono in arrivo nuovi pagamenti del bonus visto che - come annunciato dall’Inps - a seguito del consolidamento delle liste e della pubblicazione delle graduatorie dei beneficiari risultano ancora 5.520 carte residue che i Comuni interessati potranno assegnare sulla base delle graduatorie non del tutto esaurite.
Ministero dell’Agricoltura, Anci e Inps hanno concordato di procedere con l’assegnazione delle carte rimanenti seguendo l’ordine delle graduatorie dei beneficiari.
“Credo che, in prospettiva, quanto si potrà fare sul fronte della semplificazione delle procedure sarà sicuramente utile”, ha concluso Vecchi.
“A monte c'è una valutazione politica che compete al governo sulle finalità di questi provvedimenti una tantum, sul dimensionamento quantitativo economico. Bisogna capire se in futuro il governo allarga la platea dei destinatari, la consolida o la ridimensiona. Sono riflessioni che i comuni italiani faranno insieme al governo nei prossimi mesi”.
L'impegno di Federdistribuzione
Buttarelli, presidente di Federdistribuzione dal canto suo sottolinea: "L’aggiunta di un 15 percento di sconto per i titolari della social card “Dedicata a Te” ha trovato “disponibilità pressoché immediata da parte delle nostre imprese”, ha detto.
"Questa azione – sottolinea – si aggiunge alle condizioni di acquisto quindi alle promozioni, in un settore dove questo significa che quasi sicuramente la maggior parte degli acquisti che vengono fatti con questa carta acquisti sono per noi sottocosto, quindi con un impegno diretto. Noi abbiamo favorito e le imprese hanno aderito con tutti i punti vendita in modo immediato e molto costruttivo”.
Più complicata la possibilità di sostegni analoghi se l’operazione dovesse ripetersi. “I 500 milioni che il governo ha messo a disposizione significano per il nostro settore aver messo sul tavolo altri 75 milioni.
È chiaro che se nel futuro dovesse essere rilanciata questa card come è probabile - poiché questo sostegno per le famiglie più fragili è importante - è evidente che non potremo immaginare di continuare con questo tipo di intervento.
Faremo quello che saremo nelle condizioni di fare ma non con queste dimensioni perché non è sostenibile, il nostro è un settore con margini molto bassi”.
Il patto anti-inflazione
Sul patto anti-inflazione, Buttarelli sottolinea invece come "già nell'ultima settimana di luglio abbiamo discusso con il ministero ed eravamo pronti con la bozza di un protocollo che vedeva il coinvolgimento del nostro settore e dell'industria. Ma l’industria si è poi defilata poi rispetto a questo tipo di accordo, quindi abbiamo rimandato il tutto a settembre”.
“Noi – ha proseguito illustrando la posizione del settore rispetto al patto che il ministro Adolfo Urso vorrebbe far partire da ottobre – andiamo all’incontro con il ministro con lo stesso spirito che abbiamo indicato a fine luglio: grande disponibilità a dare continuità ad azioni di contenimento dei costi, come stiamo facendo da 18 mesi a questa parte.
Abbiamo sottolineato fin da subito che la mancata presenza dell'industria riduce l'efficacia in modo significativo di questa iniziativa.
Non possiamo immaginare di intervenire su una riduzione dei prezzi di vendita se non abbiamo l'impegno da parte dei nostri fornitori a un intervento sulla riduzione eventuale dei listini dove possibile o un blocco di questi. Noi abbiamo ricevuto aumenti non solo nel 2022 ma anche nei primi mesi del 2023”.
“Faremo la nostra parte – ha concluso – cercando di portare in evidenza anche molte iniziative che sono già attive (blocco dei prezzi, alcune iniziative sulla marca del distributore), però è evidente che questo atteggiamento dell'industria - che ci ha molto sorpreso, perché secondo noi è incomprensibile - pone un grande punto di domanda sulla grande efficacia dell'iniziativa”.
Redazione Cuoreeconomico
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