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19/03/2023

Società benefit, ruolo chiave per lo sviluppo economico del futuro

(Mauro Del Barba, presidente di assobenefit)

A Milano incontro organizzato da Assobenefit con oltre 200 imprenditori presenti. Il presidente Del Barba: "A sei anni dall’introduzione della Legge, le società benefit oggi possono ben dire di essere l’assetto più avanzato con cui reggere all’urto delle pressioni del mercato e del regolatore, con una forza che deriva dall’assumere dentro di sè gli obiettivi di beneficio comune, sociali e ambientali, al pari di quelli di profitto". Giovannini (Asvis): "Siamo ad un punto di flesso, in Italia come in Europa. Adesso, proprio perché si passa dalle parole ai fatti, il mercato selezionerà chi è più avanti e crescerà in un'ottica di sostenibilità con un approccio rivolto alle future generazioni”

Sostenibilità, consapevolezza, fiducia alle imprese Benefit. L’Associazione Nazionale per le Società Benefit (Assobenefit) traccia la rotta per un futuro sostenibile in occasione della Quarta Giornata Nazionale delle Società Benefit per fare il punto su cosa stia accadendo nel mondo economico, nel tentativo di far convergere le diverse spinte del mercato e dei regolatori con il ruolo delle imprese e di quelle “benefit” in particolare.

Nella Sala Conferenze di Palazzo Reale, a Milano, si sono ritrovati oltre 200 imprenditori, liberi professionisti, esperti e accademici per affermare la solidità del modello delle società benefit, un modello di impresa e di governance che incorpora il beneficio comune come valore costitutivo dell’impresa, al pari del profitto.

La Giornata, dal titolo “Tra avanguardia e regola. Tracciamo la rotta per un futuro sostenibile”, ha tenuto come filo conduttore il ruolo fondamentale delle società benefit nell’accelerazione verso il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030, con una normativa europea focalizzata sui temi della sostenibilità, delle nuove regole di due diligence e corporate governance, e un mercato finanziario che ha recepito l’importanza delle direttrici ESG.

Del  Barba e il ruolo delle società benefit

"Le imprese sono sottoposte a un grandissimo stress proveniente dalle spinte del mercato e dei regolatori nell’obiettivo della sostenibilità” – ha sottolineato il presidente di assobenefit, onorevole Mauro Del Barba - “In questo contesto, le società benefit possono ben dire di essere l’assetto più avanzato con cui reggere all’urto delle pressioni, con una forza che deriva dall’assumere dentro di sè gli obiettivi di beneficio comune, sociali e ambientali, al pari di quelli del profitto.

Sono imprese che vogliono andare oltre ciò che la legge prevede e che il regolatore a livello europeo sta indicando in termini di innovazione. Le società benefit hanno questo compito di continuare a essere leader per rappresentare l’avanguardia”.

Giovannini: serve un cambio di passo

La Giornata ha preso il via ispirata dalle parole dell’ex Ministro delle Infrastrutture e Direttore Scientifico dell’ASviS, Enrico Giovannini, che in apertura ai lavori ha posto l’attenzione sui rischi e le possibilità del futuro che sono aperte: “Siamo ad un punto di flesso, in Italia, in Europa e nel mondo; la pandemia, la crisi indotta dall’aggressione russa all’Ucraina, l’aumento dei costi delle materie prime ci hanno spinto indietro rispetto a uno sforzo comune verso la sostenibilità, facendo prevalere non tanto, e non solo, gli interessi di parte ma soprattutto quelli dell’oggi.

Credo ci sia bisogno di un cambio di passo per cui non basta più essere impegnati e forti a livello individuale ma occorrono una visione collettiva e obiettivi comuni.

La partita è tutta da giocare e sul piano economico apre la strada alle imprese che hanno già incorporato al loro interno l’agire secondo quei valori che misurano ciò che è importante per le persone e per l’ambiente, con un approccio rivolto alle future generazioni.

Adesso, proprio perché si passa dalle parole ai fatti, il mercato selezionerà chi è più avanti e crescerà in un'ottica di sostenibilità, e chi invece resiste”.

Le società benefit e le normative europee

La manifestazione è stata l’occasione per comprendere ed esplorare come le società benefit siano attualmente lo strumento più avanzato ed efficace per sviluppare un modello economico sostenibile, in coerenza con le novità introdotte dalle normative europee Sustainable Finance Disclosure Regulation “SFDR” e Corporate Sustainability Reporting Directive “CSRD”.

Attraverso una forma giuridica che le qualifica, che consente di rendere queste imprese riconoscibili e dotate degli strumenti concreti per creare questa differenza - come il beneficio comune nello statuto, la relazione annuale d’impatto e gli obblighi per gli amministratori - le società benefit interpretano l’attività imprenditoriale in modo innovativo, sostenibile e conforme alle nuove aspettative del mercato e alla normativa vigente e in divenire.

Oggi si contano in Italia oltre 2.600 società benefit (2.626 al 31 dicembre 2022), con una crescita del 55% rispetto al 2021, secondo la fotografia rappresentata attraverso la prima Dashboard evoluta per il monitoraggio e l’analisi delle società benefit, realizzata da Camera di commercio di Taranto con InfoCamere: uno strumento innovativo che rappresenta certamente un unicum europeo ed il punto di riferimento prioritario per l’analisi delle SB italiane.

Secondo il cruscotto, che si alimenta con dati Registro Imprese, le benefit italiane sono per il 97% società di capitali e hanno prodotto nel 2021 circa 19,7 miliardi di euro.

Sebbene sia la Lombardia la regione con la più alta presenza di SB (35% del totale), in ogni regione italiana è presente almeno una società benefit, a testimonianza della pervasività di questo modello d’impresa sul territorio nazionale.

I panel della giornata

La ricca rassegna della Giornata ha declinato i panel della mattina sui temi della finanza sostenibile, della normativa a livello europeo, con un’analisi dell'evoluzione delle leggi sulle società benefit nel mondo, ispirate dall'Italia, primo Stato sovrano al mondo ad averle introdotte nel proprio ordinamento.

Una specifica sessione ha discusso anche del ruolo che il Pubblico può svolgere per lo sviluppo sostenibile, grazie agli interventi del Presidente dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), Stefano Besseghini, e Francesca Mazzarella, Direttore dell’area Strategie e Pianificazione di Settore di Utilitalia.

Un’attenzione particolare è stata riservata allo sviluppo dei territori e di imprese innovative e sostenibili, cogliendo nuove opportunità di investimento e di crescita, a colloquio con Alberto Anfossi, Segretario Generale della Fondazione Compagnia di San Paolo, e Sergio Urbani, Direttore Generale della Fondazione Cariplo.

Sono state approfondite, inoltre, le tematiche che maggiormente qualificano l'identità delle società benefit, come il beneficio comune, la valutazione di impatto, la capacità di comunicare "benefit", e molto altro ancora.

Il ruolo propulsivo di Assobenefit è quello di concorrere all’affermazione di questo nuovo modello economico di sviluppo sostenibile, fondato sui principi costitutivi delle società benefit.

Un ruolo che l’Associazione realizza in Italia e nel mondo anche attraverso partnership strategiche e per il quale le è stato riconosciuto il prestigioso Future Economy Leadership Award 2022, lo scorso novembre, durante COP27.

Comunicare benefit, per combattere il greenwashing

“Costruiremo il lavoro di Assobenefit dei prossimi mesi sul tema del ‘comunicare benefit’, - ha dichiarato in chiusura Mauro Del Barba - mettendo a fuoco la ricerca sulle finalità di beneficio comune e la valutazione di impatto, che è in corso, e attraverso le attività che svilupperemo insieme ai nostri soci esperti di comunicazione, affinché le imprese possano comunicare con consapevolezza e responsabilità l’identità benefit, per non scivolare nel pericolo del greenwashing”.

Un pericolo che è a doppio taglio, secondo il presidente di Assobenefit: “Perché non vorremmo nemmeno che a cadere nel greenwashing, con tutte le migliori intenzioni delle normative e delle direttrici ESG, fossero proprio le istituzioni, cioè non vorremmo che accadesse una sorta di convenzione silenziosa per cui tutti pensassimo di aver trovato un punto di arrivo, - unica parola che non si deve usare nella sostenibilità - che in qualche modo definisca che cos’è sostenibilità e sul quale tutti ci mettissimo d’accordo ritenendo di aver trovato gli strumenti definitivi. Ecco, questo sarebbe quello che io chiamo greenwashing istituzionale”.

Il confronto con la normativa è lavoro utile e proficuo ma per le società benefit deve costituire un piano da cui elevarsi ulteriormente: “Nella qualifica di società benefit c’è la responsabilità di chi come impresa non solo raggiunge il livello dettato dalle istituzioni ma con forza è determinato a fare di più e ha anche il coraggio di misurarlo, in un percorso di miglioramento e di crescita che è continuo”, conclude Del Barba.

La Quarta Giornata Nazionale delle Società Benefit è stata realizzata da Assobenefit con il Patrocinio del Comune di Milano e ha visto la partecipazione dell’Assessora allo Sviluppo Economico e Politiche del Lavoro, Alessia Cappello, nei saluti istituzionali.

Redazione Cuoreeconomico
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