ven 12 dic 2025

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Somma (CamCom Basilicata): “Infrastrutture, logistica e automotive per il rilancio del territorio”.

(Michele Somma, presidente della Camera di commercio della Basilicata)

Il presidente dell’ente camerale a CUOREECONOMICO: “Di fronte a sfide complesse quali l’invecchiamento demografico, lo spopolamento e la disoccupazione giovanile, vorremmo che la centralità dell’impresa non fosse messa in discussione, perché il sistema produttivo è parte della soluzione, non del problema. Reskilling, upskilling e formazione per guidare la transizione"

Ottime misure, che rappresentano un buon punto di partenza. È positivo il bilancio da parte di Michele Somma, presidente della Camera di commercio della Basilicata, in merito alle scelte economiche assunte in questa prima fase del governo Meloni.

Il lucano chiede di insistere con gli investimenti nel Mezzogiorno per attuare la fase effettiva di rilancio economico, con un’attenzione particolare sul tema delle infrastrutture. Automotive, transizione ecologica e digitalizzazione e spopolamento sono invece le parole chiave per il 2024 nella regione lucana.

Come giudica le ultime scelte del governo Meloni in merito al sostegno delle imprese?

Il sostegno al sistema produttivo da parte del Governo nazionale è fondamentale per continuare ad alimentare fiducia, elemento che condiziona il sentire e l’agire delle nostre imprese per il futuro.

Detto ciò, nel complesso quadro macroeconomico che stiamo vivendo, ci sono stati segnali importanti (come il taglio al cuneo fiscale) ed azioni annunciate di recente come i sei miliardi di euro su transizione 6.0, le risorse per l'efficientamento energetico delle Pmi, per le filiere dell’agroalimentare e per l'agrivoltaico, i cui effetti saranno attentamente valutati.

Occorrerà fare ancora di più per permettere di affrontare le sfide globali e attuare un effettivo rilancio economico del nostro Mezzogiorno”.

Che anno è stato per le imprese lucane?

È stato un anno oggettivamente difficile, considerate le incertezze derivanti dal contesto globale i cui riflessi, inevitabilmente, vanno ad influenzare i piani locali.

L'aggiornamento congiunturale "L'economia in Basilicata" di Bankitalia a fine 2023 ha evidenziato per i primi sei mesi dell’anno un rallentamento dell’economia lucana, con un Pil sostanzialmente in linea con quello dell'Italia e del Mezzogiorno (+1,2 percento) ma inferiore rispetto alla media del 2022.

La transizione legata al comparto automotive – con Stellantis che nel 2023 ha fatto segnare una piccola ripresa, ma con livelli produttivi molto inferiori rispetto a quelli del periodo pre-pandemia – lascia tanti punti interrogativi legati al futuro”.

E dunque quali sono gli auspici per il nuovo anno?

Portare a soluzione la questione automotive sarà di vitale importanza per la Basilicata, così come occorrerà proseguire il lavoro di infrastrutturazione materiale e immateriale della regione.

Sarà necessario un forte investimento sulla decarbonizzazione e sull’efficientamento delle produzioni, e la Pubblica Amministrazione dovrà accompagnare questo processo utilizzando anche i nuovi strumenti a disposizione (penso ad esempio alle Zes, le Zone Economiche Speciali) per sostenere gli sforzi del comparto produttivo”.   

Il Pnrr può essere l’opportunità di svolta per sostenere le imprese di Basilicata?

Ci aspettiamo un aiuto soprattutto sul piano delle infrastrutture. Una logistica inadeguata e la conseguente lontananza dai mercati incide pesantemente sullo sviluppo regionale, penalizzando inevitabilmente il nostro sistema produttivo.

Sta a noi cogliere questa opportunità e farla diventare volàno per il futuro e non peso per le prossime generazioni. Transizione ecologica, digitalizzazione, interventi su scuola, Università e ricerca sono altri asset molto importanti per il sistema produttivo lucano”.

Quali i principali problemi che il settore riscontra ancora in Basilicata?

Oltre al gap infrastrutturale evidente, che pesa ogni anno di più in quanto le sfide da affrontare si fanno sempre più globali e urgenti, occorre guadare le transizioni in atto utilizzando le tecnologie abilitanti fondamentali, facendo ricorso ad una formazione continua che punti su reskilling e upskilling per consentire ai lavoratori di elevare le proprie competenze”.

A breve si voterà in Basilicata, cosa chiederete al nuovo governo regionale?

Di fronte a sfide complesse quali l’invecchiamento demografico, lo spopolamento e la disoccupazione giovanile, vorremmo che la centralità dell’impresa non fosse messa in discussione, perché il sistema produttivo è parte della soluzione, non del problema.

Il disegno di sviluppo per il futuro non dovrà guardare solo ai nostri confini, ma ad un perimetro molto più ampio, in raccordo con le altre regioni e con il Governo nazionale.

I temi si possono affrontare solo all’interno di un quadro strategico che metta al centro visione prospettica e capacità organizzativa”.

Di Guido Tortorelli
(Riproduzione riservata)

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