Sviluppo sostenibile, dalla Regione Umbria fondi per trasformare cinque città

(Michele Fioroni, Assessore allo Sviluppo Economico Regione Umbria)
Assegnati 60 milioni per la svolta green nelle aree urbane di Perugia, Terni, Foligno, Città di Castello e Spoleto. Fioroni: "Due direttrici fondamentali: sostenibilità e crescita e sviluppo attraverso il digitale, le infrastrutture verdi e valorizzazione del patrimonio artistico culturale"
Assegnati dalla Giunta Regionale dell’Umbria 60 milioni di euro complessivi allo Sviluppo Urbano Sostenibile, un aumento rispetto ai 35 del settennato precedente.
La nuova fase di programmazione dei fondi strutturali europei 2021-2027 vede un profondo rinnovamento della politica di coesione, passando dagli undici obiettivi tematici del periodo 2014-2020 alla concentrazione su soli cinque obiettivi strategici, tra cui, il quinto, rappresenta la principale novità: un’Europa più vicina ai cittadini attraverso la promozione dello sviluppo sostenibile e integrato di tutti i tipi di territorio e delle iniziative locali.
Aree interne e agenda urbana
Le strategie territoriali, in Italia, sono declinate nella Strategia Nazionale delle Aree Interne (Snai) e nell’Agenda Urbana (Sviluppo Urbano Sostenibile – Susa) e, per quest’ultima, l’accordo di partenariato italiano prevede che siano destinati “almeno l’8% delle risorse FESR”.
Essenziale il prosieguo del supporto alle aree urbane, soprattutto se “di media dimensione”, dove si concentra di fatto l’ossatura del sistema produttivo e vi è la forte necessità di rilancio economico, incremento dei servizi ai cittadini e alle comunità, favorire la piena transizione verso un’economia circolare e una economia sostenibile (rigenerazione urbana, innovazione delle politiche insediative ed abitative).
Dotazioni finanziarie ben superiori al passato che garantiscono parallelamente un maggior “raccordo” (sia istituzionale che operativo) con le cinque Autorità Urbane umbre (comuni di Perugia, Terni, Foligno, Città di Castello e Spoleto) e limitando la previsione delle loro quote di cofinanziamento al solo Pe-Fesr.
I progetti in campo
Riconfermati i programmi regionali più interessati: il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale – FESR e il Fondo Sociale Europeo “plus” – FSE+.
Nel PR-FESR 2021-2027 dell’Umbria sono previsti interventi di capacità innovativa e competitiva, ricerca e innovazione, sostenibilità dell’ambiente, stanziando risorse per il 10,4% dei fondi complessivi mentre il Pr-Fse+ 2021-2027, invece relativo al sostegno all'occupazione, aiuto ai cittadini a trovare posti di lavoro migliori e assicurare opportunità lavorative eque, circa l’1,6% dei propri fondi complessivi.
La trasformazione delle città in chiave green
L’assessore allo Sviluppo Economico Michele Fioroni ha dichiarato: “Un programma che si pone l’ambizioso obiettivo di attuare un profondo processo di trasformazione delle cinque città coinvolte, traghettandole nella contemporaneità secondo due direttrici fondamentali: sostenibilità e crescita e sviluppo attraverso il digitale, le infrastrutture verdi, ma anche la valorizzazione del patrimonio artistico culturale.
Un progetto per il quale cercheremo nella indipendenza delle cinque città Autorità Urbane che coprogetteranno l’intervento con la Regione di trovare denominatori comuni affinché si possano trasformare in un approccio sistemico per il territorio”.
Redazione Cuoreeconomico
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