ven 05 dic 2025

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Tartaglia (Confcommercio Molise): “Zes unica non penalizzi le Pmi. Dare certezze alla regione”

(Irene Tartaglia, direttore di Confcommercio Molise)

Il direttore di Confcommercio: “La soglia di spesa è troppo alta e molte realtà rischiano di restare fuori. Quanto al territorio, bisogna fare in modo che le imprese restino:  non si può avere una regione sempre in emergenza perché chi lavora nei territori ha bisogno di certezze per il proprio avvenire”

Nonostante la Regione Molise abbia approvato la Legge di bilancio per arginare il debito (con 40 milioni di euro disponibili e altri 20 all’anno per 10 anni), tra le associazioni di categoria rimane preoccupazione per il futuro. A cominciare dai commercianti che ogni giorno vedono incertezza stando a contatto con i clienti.

L’elargizione delle somme di denaro rappresenta una nota positiva, ma non si può avere una regione sempre in emergenza perché chi lavora nei territori ha bisogno di certezze per il proprio avvenire”, dice Irene Tartaglia, direttore di Confcommercio Molise.

I problemi della continua gestione emergenziale - continua - si ripercuotono sui servizi pubblici, a cominciare dalla Pubblica amministrazione dove mancano personale e dirigenti per garantire le funzioni ordinarie e non degli uffici regionali.

Come associazione ci auguriamo che si possa invertire la rotta per consentire a chi intende aprire un’attività di restare sui territori ma con delle garanzie, a cominciare dal miglioramento delle infrastrutture e dalle vie di comunicazione, così da attirare nuove investitori o agevolare gli afflussi turistici”.

Direttore, che cosa si aspetta dalla Zes unica per il Mezzogiorno?

La Zona economica speciale è sicuramente una misura che dà molte aspettative sia per quanto riguarda il lavoro che lo sviluppo digitale e sostenibile della regione, ma occorre valutarla quando effettivamente sarà operativo il piano di strategico per i prossimi 3 anni.

Non condividiamo la soglia di investimento minimo di 200.000 euro perché taglia fuori tante piccole e micro imprese, tanto che a livello nazionale abbiamo proposto l’abbassamento della soglia a 50000 euro o all’introduzione di misure a garanzia delle piccole imprese.

La nostra perplessità più grande riguarda la burocrazia perché con la Zes precedente i commissari erano 8 mentre ora dovremmo contare solo su una cabina nazionale a fronte di un allargamento a 8 regioni quindi mi auguro che si possa avere snellezza per le future autorizzazioni, senza dimenticare i controlli”.

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Come valuta i contenuti della Manovra?

Diciamo che il nostro giudizio è in chiaroscuro perché è giusto procedere con prudenza, considerando anche il periodo storico che stiamo vivendo, ma ci saremmo aspettati misure più incisive a sostegno della piccola e media imprese e del commercio.

Mi auguro che gli interventi sulla cedolare secca, sul bonus sociale elettrico e sulla detassazione per chi lavora nella ristorazione possano diventare strutturali anche dopo il 2024”.

Ora che il Pnrr è arrivato alla quarta rata, che impressione ha sul percorso fin qui fatto?

Rimaniamo vigili sull’andamento dei progetti e la nostra attenzione è rivolta soprattutto ai piccoli comuni perché su di essi avrà il maggior impatto.

Ora siamo fiduciosi anche se la quarta rata sarà di ossigeno perlopiù per settori che hanno visto rallentamenti dopo l’eliminazione del Superbonus come l’edilizia”.

Vi preoccupa la chiusura sempre più frequente degli sportelli bancari?

Per noi la desertificazione bancaria rappresenta una grave preoccupazione perché la nostra regione conta 136 comuni e buona parte di questi oltre a non avere uffici bancari non dispongono nemmeno dei soli sportelli bancomat.

Anche se oggi buona parte dei servizi bancari sono disponibili online, si tratta di un grave danno perché viene a mancare la relazione umana fra cliente e banca e quindi si perde la nostra identità.

Apprezziamo lo sforzo delle banche di credito cooperativo perché rimangono al fianco delle imprese e assicurano il rapporto umano sul territorio”.

Sul blocco dell’aumento dei tassi deciso dalla Bce vi sentiti rassicurati per il futuro?

Il blocco è positivo, ma non vedremo gli effetti nel breve periodo perché l’aumento del costo del denaro ha impattato sulla domanda di tutto questo 2023, rallentando anche gli investimenti”.

Di Matteo Melani
(Riproduzione riservata)

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