Alluvione, Bignami (Mit): “Regione acceleri su reticolo idrografico, nessun ritardo su ricostruzione”

Il viceministro delle infrastrutture parla anche a CUORRECONOMICO sulle questioni calde del territorio: “Usati solo parte dei soldi stanziati dal Governo nonostante l’urgenza. Codice degli appalti si basa sulla fiducia”
Il viceministro alle Infrastrutture, Galeazzo Bignami, incalza la Regione Emilia-Romagna e la giunta del presidente Stefano Bonaccini sulla ricostruzione post alluvione.
Parlando nell’ambito di un convegno Ance a Bologna, Bignami rimprovera alla Regione di non aver fornito i dati sullo stato del reticolo idrografico dell’Emilia-Romagna prima dell’alluvione, come richiesto dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
“Abbiamo chiesto questa ricognizione diversi mesi fa – ha detto –. Sappiamo che anche i cittadini lo stanno chiedendo e questo è ancora più grave. Tuttavia, non risulta che la Regione abbia condiviso queste informazioni, tanto che in questo senso c’è anche un ricorso da parte dei cittadini stessi al Tar, pronto a essere depositato”.
“Purché non ci venga detto – ha avvertito Bignami – che i documenti sono già al ministero dell’Ambiente perché non è così. I documenti sono parte dell’attività dell’Autorità di bacino.
Quindi, confidiamo ci siano per poter far bene il nostro lavoro e impedire che ci siano altri eventi eccezionali con altre difficoltà per i cittadini”.
Urgenza, ma i soldi sono ancora lì
Il viceministro ha spiegato che “per la somma urgenza, sono stati stanziati 830 milioni di euro”. “Di questi – ha approfondito –, ad oggi, ne sono stati usati 45. Tutta questa urgenza – ha attaccato – e poi, a 20 giorni dall’emanazione dell’ordinanza, 780 milioni sono ancora lì”.
“Per quanto riguarda la ricostruzione da parte dei privati – ha approfondito –, alle famiglie è stato dato il contributo fino a 5.000 euro più i costi delle perizie, parliamo di diverse decine di milioni di euro per diverse decine di migliaia di persone”.
“Poi – ha proseguito –, “c'è la ricostruzione delle aziende, su cui leggo che c'è ritardo per il fatto che l'ordinanza non è uscita e il portale aprirà il 15 novembre. Ma il portale è della Regione: è il sistema Sfinge del terremoto, che deve essere riadattato all’alluvione. Non ci permettiamo di dire che la Regione è in ritardo, basta però che non venga imputato al Governo”.
Il codice degli appalti
Bignami è intervenuto anche sul nuovo codice degli appalti. “E’ ispirato dalla volontà – ha spiegato – di porre nelle condizioni chi vuole lavorare, e ancora di più chi vuole farlo con la pubblica amministrazione, di partire da un presupposto, quello della fiducia che l’amministrazione deve avere nei confronti di chi ha una partita Iva e anche evidentemente del risultato, ovvero bisogna finalizzare le opere portandole a compimento”.
“Il nuovo codice appalti – ha sottolineato – è finalizzato a dare una struttura anche di legalità al rapporto con la pubblica amministrazione. Se sono odiosi i fenomeni criminogeni, infatti, lo sono ancora di più se si consumano a fronte di un’erogazione di denaro pubblico.
Certo serve il contributo di tutti ed è difficile immaginare che qualsiasi situazione possa essere prevenuta, perché se qualcuno vuole delinquere purtroppo si può far poco per opporvisi, ma ci deve essere una reazione giusta e consona, perché la fiducia c’è ma chi sbaglia deve pagare”.
Di Paola Benedetta Manca
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