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13/11/2023

Alluvione, Confindustria Toscana Nord fa i primi conti: danni a 150 aziende

(Daniele Matteini, presidente Confindustria Toscana Nord)

L'associazione fa i primi conti dopo la calamità e torna a chiedere come prima mossa lo stop ai prossimi imminenti pagamenti. Della vicenda sono stati investiti anche anche i parlamentari dell'area di riferimento

Passato l'apice dell'emergenza, Confindustria Toscana Nord ha potuto effettuare con le imprese una conta dei danni realistica, al netto quindi di impressioni iniziali che possono, comprensibilmente, aver sottostimato o sovrastimato i danni ricevuti.

Il focus principale è stato sulle industrie del distretto tessile pratese (provincia di Prato, comuni pistoiesi di Agliana, Quarrata e Montale, comuni fiorentini di Campi Bisenzio e Calenzano): sono intorno al 20 percento quelle colpite in varia misura, da danni gravissimi che hanno condotto al fermo della produzione a effetti di entità significativa ma non ingente.

Sulle 500 imprese industriali del settore che si annoverano entro i confini distrettuali ne sono interessate quindi un centinaio, con 3.500 addetti; a quelle del tessile vanno aggiunte, nelle province di Prato e Pistoia - con qualche unità anche nella provincia di Lucca - circa 50 industrie manifatturiere di settori diversi, dalla meccanica alla plastica, dal cartario ai servizi, dall'abbigliamento all'edilizia e vari altri.

Fra le tante urgenze che premono sulle aziende, una è particolarmente importante e ravvicinata: quella delle scadenze fiscali, con le prime - rilevanti soprattutto per l'Iva e l'Ires - che sono già il 16 novembre e altre - relative fra l'altro all'Irap - che sono il 30 novembre.

Sospendere gli adempimenti tributari

Confindustria Toscana Nord, in collaborazione con Confindustria nazionale, si è mossa da giorni per chiedere che, come avvenuto per l'alluvione in Emilia Romagna, venga emanato un decreto legge che consenta la sospensione degli adempimenti tributari, contributivi, previdenziali, amministrativi e ambientali a carico delle imprese dei territori colpiti.

Del problema sono stati investiti anche i parlamentari espressi dall'area di riferimento di Confindustria Toscana Nord, cui il presidente dell'associazione Daniele Matteini ha chiesto di adoperarsi per la sospensione di queste scadenze, ma anche di fare in modo che il decreto includa proroghe per l'utilizzo in compensazione dei bonus energia e gas del 1° e 2° trimestre 2023 (al momento il termine ultimo di utilizzo è fissato per il 16 novembre) e per l'effettuazione degli investimenti su beni materiali Industria 4.0 e comunque prenotati entro il 31 dicembre 2022 (attualmente il termine per l'effettuazione di tali investimenti è il prossimo 30 novembre).

Redazione Cuoreeconomico
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