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05/12/2022

Bernardini (Copagri): “Flussi regolamentati, meno burocrazia e piattaforme ad hoc per aumentare la manodopera”

(Giovanni Bernardini, vicepresidente nazionale di Copagri)

Il vicepresidente di Copagri al ROMA 2022 - GLOCAL ECONOMIC FORUM ESG89: “Sostenibilità economica a braccetto con quella sociale: agricoltura protagonista ma servono interventi”

Fra gli speakers del nostro ROMA 2022 - GLOCAL ECONOMIC FORUM ESG89 sul tema: “Il valore della rinascita economica sostenibile”, ospitato a Roma, presso la sede della Rappresentanza Italiana della Commissione Europea, c’era anche Giovanni Bernardini, vicepresidente nazionale di Copagri.

Il quale subito dopo il suo intervento si è concesso per una intervista.

Sostenibilità è il tema chiave, anche nel mondo agricolo. Parliamo di sostenibilità economica ma anche e soprattutto, di quella sociale…

L’agricoltura dal lato sociale ha fatto e può fare molto, pensiamo per esempio alle fattorie sociali. Si fa sociale per il recupero di persone con difficoltà, sia dal punto di vista dei rapporti sia da quello della salute.

Si fa anche con l’accoglienza dei lavoratori, che in genere vengono da altri Paesi, perché per gli italiani lavorare la terra non è più appetibile. Noi abbiamo a cuore da sempre l’inclusione e l’attenzione verso gli altri”.

RIVEDI IL ROMA 2022 - GLOCAL ECONOMIC FORUM ESG89

Parlando dell’inclusione dei lavoratori, si aprono due ferite: una è la mancanza di manodopera e l’altra è la lotta al caporalato. Qual è la vostra posizione?

Come Copagri, attraverso il nostro presidente, abbiamo riportato alla presidente del Consiglio Meloni le necessità del mondo agricolo.

In primo luogo abbiamo chiesto che vengano programmati e regolamentati i flussi per quanto concerne l’immigrazione, così da poter attingere alla manodopera extracomunitaria, alla quale come abbiamo detto, siamo costretti spesso a fare ricorso, perché è necessaria per portare avanti l’attività.

Ovviamente, bisogna farlo con i tempi di una normale azienda, perché spesso i flussi non si conciliano con questi.

L’altro elemento su cui abbiamo lavorato è quello della contrazione del cuneo fiscale. Questo elemento, insieme allo snellimento delle procedure, che abbiamo chiesto al Governo, può aiutare a limitare molto il caporalato, che è molto forte in alcune zone d’Italia, come Puglia e Sicilia soprattutto.

Va tenuto conto però di un fatto: non esiste una modalità diversa da quella attuale per il reperimento della manodopera in agricoltura.

Se ci fosse, per esempio, una piattaforma ad hoc, magari gestita anche da Inps e Ministero del Lavoro, questo limiterebbe ancora il problema”.

Di Emanuele Lombardini
(Riproduzione riservata)

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