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03/06/2023

Brunetta: "Venezia modello di innovazione, sostenibilità ed attrattività di capitale umano"

L'economista, presidente del Cnel e della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della sostenibilità: "Vogliamo qui 30.000 giovani provenienti dalle migliori università d’Europa e del mondo per fare ricerca, per fare arte e cultura, per produrre economia"

"La Fondazione ‘Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità’, che ho l’onore di presiedere e che ha due vice presidenti straordinari, Luca Zaia, Presidente della Regione Veneto, e Luigi Brugnaro, Sindaco di Venezia, ha come obiettivo quello di far tornare a casa l’intelligenza, il capitale umano, la tecnologia, le arti, la cultura. Venezia era questo, un concentrato di valore aggiunto.

Basti pensare alla dimensione di questo arsenale, occupato dalla Marina, dalla Biennale, dal Salone Nautico ma solo parzialmente, perché la scala di questo arsenale non aveva eguali al mondo.

Questo era Venezia, una capitale del mondo. Una città che oggi si candida ad essere un modello di innovazione, di nuove tecnologie, di attrazione di capitale umano. Per questo vogliamo qui 30.000 giovani provenienti dalle migliori università d’Europa e del mondo per fare ricerca, per fare arte e cultura, per produrre economia.

Siamo all’interno di un ‘Rinascimento’ che ha in Venezia il suo luogo. Venezia è ormai non solo il luogo della conservazione dell’eredità culturale del passato, ma sta diventando il luogo della produzione di nuova cultura dell’economia a 360 gradi”.

Così Renato Brunetta, presidente del Cnel e della‘ fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità, intervenendo all’inaugurazione del Salone Nautico di Venezia.

Un esempio per il Mondo

Brunetta inoltre aggiunge: “Venezia rappresenta un modello per il mondo: non abbiamo più la sindrome di dover salvare questa città, ma è Venezia che può salvare il mondo.

Questa è la nostra ambizione, resa possibile grazie al contributo di uomini come Zaia e Brugnaro o a ministri che hanno contribuito a rendere Venezia ciò che è oggi.

Penso al Mose, la più grande opera di ingegneria idraulica mobile della storia dell’umanità. Un’opera che negli ultimi trent’anni ha visto l’impegno di tutti i governi, compreso quello attualmente in carica, il cui contributo è stato determinante per ultimare i lavori.

Un’opera che per la sua straordinaria tecnologia ci viene invidiata dal mondo. E domani, in occasione del primo evento della ‘Biennale della sostenibilità’, mostreremo al mondo non le chiacchiere, ma i fatti e questi sono i fatti dell’Italia che ci rendono orgogliosi della nostra Nazione”.  

Redazione Cuoreeconomico
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