Cantieri, Durigon: “Contrastare subappalti con maggiori ispezioni”

Il sottosegretario al lavoro a Radio 24: “Una patente a punti può dare sicuramente delle risposte. Questo potrebbe essere sicuramente un tema fondamentale per poter premiare e reprimere quelle aziende nelle quali succedono incidenti”
“Esistono già norme per omicidio colposo sul lavoro vediamo se inasprirle ma questo lo deciderà il Parlamento o il Governo.
La legge 81 ha messo in campo tantissime norme, tantissime attività di ispezione tantissimi protocolli d'intesa dalle aziende, dai sindacati, dalle Regioni, dalle stesse Province, da tutti quanti i soggetti che possono in qualche modo verificare situazioni che possono fermare queste morti sul lavoro”.
Lo ha detto Claudio Durigon, sottosegretario al Lavoro a 24 Mattino su Radio 24.
Dopo il crollo di Firenze, la questione è tornata di grande attenzione, su sollecitazione anche dei sindacati: “Stiamo lavorando al decreto, insieme al ministro che ha davvero a cuore questa problematica, ve lo posso garantire. Cercheremo di mettere in campo altre iniziative che possono reprimere questi dati che purtroppo sono ancora angoscianti.
Studieremo tutte le attività che possiamo mettere in campo, ci stiamo lavorando da parecchi mesi e quindi credo che se non per questo, per il prossimo Consiglio dei ministri qualcosa ci sarà”, spiega l’esponente leghista.
Patente a punti per gli incidenti e subappalti
Poi si concentra su due questioni chiave. La prima, appunto, una possibile iniziativa di prevenzione: “Una patente a punti può dare sicuramente delle risposte.
Questo potrebbe essere sicuramente un tema fondamentale per poter premiare e reprimere quelle aziende nelle quali succedono incidenti come abbiamo visto nell’azienda di esplosivi della provincia di Chieti dove ci furono morti nel 2023 ma anche nel 2020”.
Sul secondo tema, quello dei subappalti, che è emerso ormai chiaramente nella vicenda del crollo, Durigon scarica come al solito le colpe sull’Europa: "La legge sui subappalti è una legge europea che ci impone alcune regole. Diciamo che qui andrei a vedere casi specifici: in un cantiere ci sono varie attività, e giustamente si prendono varie aziende per svolgere determinate attività.
Sulla legge dei subappalti credo che possiamo fare di più, ma abbiamo bisogno di un' Europa che la veda in maniera diversa. Ricordo a tutti che negli anni passati siamo stati costretti a passare ad una percentuale che era al 30, al 50 percento del lavoro perché altrimenti l'Europa ci avrebbe sanzionato”.
Redazione Cuoreeconomico
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