COMPETITIVITÀ. Tamburini (CCIAA Toscana Nord-Ovest): “Imprese e istituzioni devono concentrare gli sforzi su diversificazione dei mercati, digitalizzazione e rafforzamento delle competenze”

(Valter Tamburini, Presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest)
Di fronte a un mercato del lavoro che registra oltre la metà delle posizioni difficili da coprire e un export territoriale in flessione, la Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest accelera su formazione tecnica, digitalizzazione e sostenibilità: dai voucher per PCTO e transizione digitale ai progetti sulle Comunità Energetiche Rinnovabili, fino ai nuovi incentivi per l’internazionalizzazione, la CCIAA punta a colmare il mismatch tra domanda e offerta e a rafforzare la competitività delle imprese in vista del 2026.
A spiegarlo in una intervista esclusiva a CUOREECONOMICO è Valter Tamburini, Presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest
Secondo il bollettino Excelsior di Unioncamere, le imprese italiane prevedono oltre 1,3 milioni di assunzioni entro fine anno, ma lamentano gravi difficoltà nel reperire personale qualificato. Quali iniziative la vostra Camera di Commercio sta promuovendo per ridurre il mismatch tra domanda e offerta di lavoro, e per valorizzare la formazione tecnica e digitale nel territorio?
I dati del Sistema Informativo Excelsior sono chiari e rappresentano un’emergenza anche per il territorio di nostra competenza: la metà delle posizioni offerte nel 2024 ha registrato difficoltà di reperimento, un mismatch strutturale dovuto alla carenza di candidati e alla preparazione non sempre coerente con le esigenze aziendali.
Di fronte a questo, la Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest agisce in modo strategico. In partnership con l'Unione Industriale Pisana, promuoviamo il progetto "Orientamento in uscita dalle scuole medie", uno strumento per indirizzare studenti e famiglie verso i percorsi che migliorano l'occupabilità, come gli Istituti Tecnici, Professionali e gli ITS Academy.
Parallelamente, investiamo sull'integrazione tra scuola e impresa con un bando per voucher PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l'Orientamento) e certificazione competenze. Stanziando 100.000 euro, supportiamo le imprese che ospitano gli studenti, con un contributo massimo di 5.000 euro e una premialità per chi possiede il rating di legalità. L'attenzione non è solo sulle hard skill, ma anche sulle competenze trasversali (soft skill) — flessibilità, lavoro di squadra e problem solving — sempre più decisive nelle assunzioni. Un focus importante è sulla certificazione delle competenze per lo Sviluppo Sostenibile all'interno dei PCTO, riconoscendo l'urgenza di formare figure con competenze green.
Molte Camere di Commercio stanno lanciando bandi per l’adozione dell’intelligenza artificiale e la digitalizzazione delle PMI. Qual è la strategia della vostra Camera per accompagnare le imprese locali in questa trasformazione, e quali settori ritiene più pronti o più in ritardo nel processo di innovazione?
La nostra strategia di accompagnamento alla transizione digitale e, più in generale, ecologica è onnicomprensiva. Non ci concentriamo su un singolo settore più ‘pronto’ o più ‘in ritardo’, ma miriamo ad innalzare il livello di maturità digitale dell'intero tessuto imprenditoriale, con una priorità per le micro e piccole imprese, che sono oggettivamente le più vulnerabili al digital divide. Lo strumento finanziario più importante in questo senso è il bando voucher transizione digitale ed ecologica e sistemi di sicurezza, con una dotazione complessiva di 2.900.000 euro. È fondamentale sottolineare che ben i tre quarti di queste risorse sono destinati proprio alle microimprese.
Non supportiamo solo l’adozione delle Tecnologie Abilitanti Industria 4.0 – essenziali per l’intelligenza artificiale e l’automazione – ma anche l'acquisto di servizi di consulenza e formazione sulla Cybersecurity e gli investimenti in sicurezza fisica (come antintrusione e videosorveglianza), aspetti che vanno di pari passo con la digitalizzazione.
A riprova di questa attenzione, abbiamo lanciato di recente un ulteriore Bando Sicurezza da 100.000 euro dedicato proprio al rafforzamento di questi sistemi, sia fisici che informatici. Inoltre, per le imprese che muovono i primi passi, offriamo gratuitamente alle micro e piccole imprese servizi di first assesment digitale e orientamento attraverso il progetto PID-NEXT di Unioncamere. Questo è essenziale per indirizzare le aziende e aiutarle a definire con chiarezza le proprie esigenze di trasformazione. Infine, per valorizzare chi ha già intrapreso la strada giusta, promuoviamo il Premio Eco-Innovazione, un riconoscimento, anche economico (10.000 euro per due imprese), che celebra quelle realtà capaci di coniugare le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile – economica, sociale ed ecologica – dimostrando che l'innovazione è la chiave per la competitività futura.
Con l’avvio dei nuovi fondi europei per la transizione green, le imprese chiedono supporto per rendere sostenibili i propri processi produttivi. Come si sta muovendo la Camera per promuovere la sostenibilità ambientale ed energetica nelle aziende del territorio, e quali strumenti di incentivo ritenete più efficaci?
La sostenibilità ambientale ed energetica non è più un'opzione, ma un imperativo per la competitività. Stiamo spingendo molto sul fronte delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), un modello che favorisce l'autoconsumo e contrasta la povertà energetica.
Abbiamo finanziato lo studio di fattibilità per la CER Costa Apuana, che prevede l'installazione di oltre 130 impianti fotovoltaici su edifici pubblici per circa 5,6 Megawatt. Per una provincia come Massa-Carrara, ancora in forte ritardo sul fotovoltaico, l'obiettivo è allinearsi agli standard regionali e nazionali. Riteniamo inoltre che la certificazione sia uno strumento di incentivazione estremamente efficace. Il bando voucher per sistemi di gestione certificati (con altre 424 mila euro) supporta l'ottenimento di certificazioni come la ISO 14000 (Sistema di gestione ambientale), ISO 50001 (Gestione dell'energia), e le certificazioni di prodotto come Made Green in Italy o GRS (Global Recycled Standard). Il contributo copre fino al 50% delle spese ammissibili, che sale al 60% per la certificazione ISO 45001 relativa alla salute e sicurezza sul lavoro.
In un contesto internazionale incerto, ma con segnali di ripresa per l’export italiano, quali sono le prospettive economiche del vostro territorio per il 2026 e quali sono, secondo lei, le priorità su cui le imprese e le istituzioni dovranno concentrare gli sforzi nei prossimi mesi?
I dati sull'export del primo semestre 2025 ci dicono che il territorio di nostra competenza sta attraversando una fase complessa. Nonostante l'ottima performance toscana, le nostre province sono in flessione: Lucca (-1,7%), Massa-Carrara (-6,0%) e Pisa (-4,0%). Il quadro è disomogeneo e riflette i cicli di grandi commesse e le difficoltà settoriali.
La flessione è legata al rallentamento di settori chiave come la meccanica per la carta a Lucca, le macchine di impiego generale a Massa-Carrara e Pisa, e i cicli e motocicli a Pisa. Fortunatamente, ci sono anche elementi di forte resilienza che guardano al futuro: la cantieristica navale a Lucca (+6,8%) e Massa-Carrara (+489%) e il farmaceutico a Pisa (+28,1%) hanno performato molto bene.
La priorità per il 2026 non è semplicemente inseguire la crescita, ma gestire questa complessità e stabilizzare i mercati.
Questo richiede che imprese e istituzioni concentrino gli sforzi su tre assi fondamentali. Innanzitutto, la diversificazione dei mercati: per sostenere questo sforzo, oltre al bando fiere da 400.000 euro che offre sostegno diretto per intercettare nuovi sbocchi esteri, abbiamo stanziato 100.000 per un bando per servizi di supporto all'internazionalizzazione. Attraverso questo strumento offriamo assistenza qualificata per analisi e ricerche di mercato, ricerca di clienti/partner e consulenza specialistica su questioni doganali o fiscalità internazionale.
Il secondo asse è la digitalizzazione e, il terzo, il rafforzamento delle competenze, per superare quel mismatch strutturale che è un freno alla crescita. Le scelte informate che facciamo oggi, dal PID all'Orientamento e all'assistenza per l'export, sono l'unica garanzia per una stabilizzazione e una crescita duratura nel 2026.
Simona Fuso
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