ven 05 dic 2025

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Coscia (Camera di Commercio Alessandria-Asti): “La sfida sarà cogliere le opportunità a lungo termine, investendo in settori strategici”

(Gian Paolo Coscia, Presidente Camera di Commercio di Alessandria-Asti)

L’Economia del territorio fra conflitti irrisolti, dazi Usa e la prossima manovra finanziaria del Governo. Su questi temi CUOREECONOMICO ha invitato ad intervenire gli stakeholder socio-economici nazionali e dei ‘territori’ per avere un primo quadro di proposte da offrire ai nostri lettori e alla classe politica nazionale e delle regioni.

A parlarne è Gian Paolo Coscia, Presidente Camera di Commercio di Alessandria-Asti.

“Le prospettive per il futuro sono indubbiamente complesse. La guerra dei dazi, i conflitti internazionali e un debito pubblico ingente creano un quadro di incertezza. Il nostro Paese deve trovare un equilibrio delicato. La guerra dei dazi, seppur parzialmente mitigata da accordi, continua a influenzare i flussi commerciali, penalizzando le nostre esportazioni. I conflitti internazionali mantengono alta la volatilità dei prezzi energetici e delle materie prime, che rappresenta un duro colpo per le nostre imprese manifatturiere. Il debito pubblico riduce drasticamente i margini di manovra per stimolare l'economia con la spesa pubblica. In questo quadro, la vera sfida sarà cogliere le opportunità a lungo termine, investendo in settori strategici”.

In vista della prossima manovra finanziaria, su quali fattori il Governo dovrà intervenire per sostenere un’economia che rischia di fermarsi a una crescita ‘zerovirgola’, soprattutto considerando che l’effetto trainante del PNRR si esaurirà tra pochi trimestri?

“Per sostenere un'economia a crescita ‘zerovirgola’ e in vista dell'esaurimento del PNRR, il Governo dovrebbe agire su fronti specifici. La manovra finanziaria dovrà concentrarsi su pochi, essenziali, interventi, mirati a sbloccare il potenziale di crescita. In primis, è necessario un taglio significativo del cuneo fiscale per alleggerire il costo del lavoro e stimolare l'occupazione, contribuendo a migliorare il potere d'acquisto delle famiglie e di conseguenza a sostenere i consumi.

Inoltre, gli investimenti devono essere diretti in settori ad alto potenziale: innovazione tecnologica, transizione energetica e infrastrutture critiche. Infine, una priorità assoluta è la semplificazione burocratica: semplificare le procedure e digitalizzare i servizi pubblici può liberare risorse e tempo che le aziende potrebbero investire in crescita e innovazione”.

Simona Fuso
(Riproduzione riservata)

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