ven 12 dic 2025

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Dall'intelligenza artificiale una spinta per l'economia da 329 milioni di euro

(Antonio D'Ortenzio, a capo Soluzioni di Architettura di Aws)

Studio a cura di Amazon Web Services. D'Orazio: "Registriamo un'importante crescita di innovazione per le aziende italiane nel corso del 2023 e che se dovesse confermarsi sarà un volano". Innovazione, semplificazione e miglioramento dell'esperienza fra i benefici apportati

Il 2023 è stato l'anno dell'Intelligenza Artificiale per le imprese italiane: +28 percento di aziende che adottano l'IA rispetto al 2022, con un impatto che si traduce in +329 miliardi di euro per l'economia nazionale fino al 2030.

Ad evidenziarlo è un nuovo studio 'Unlocking Europe's AI Potential' commissionato da Amazon Web Services che sottolinea la fiducia delle aziende italiane per l'IA ma allo stesso tempo la carenza di competenze tecniche disponibili.

"Registriamo un'importante crescita di innovazione per le aziende italiane nel corso del 2023, che se dovesse confermarsi nei prossimi anni, fino al 2030, porterebbe a una crescita per l'economia italiana di 329 miliardi di euro, 78 miliardi di euro in più rispetto alle previsioni dello scorso anno", ha detto Antonio D'Ortenzio, a capo Soluzioni di Architettura di Aws. 

Hype improvviso ma funzionale

A indicarlo è lo studio commissionato da Aws che ha visto la partecipazione di 1.000 imprese e 1.000 cittadini italiani per analizzare lil percorso di innovazione italiano nell'ambito degli obiettivi fissati dalla Commissione europea di raggiungere entro il 2030 la soglia del 75 percento di imprese che utilizzino cloud computing, big data e IA.

"Una delle cose più sorprendenti è l'incremento rispetto all'anno precedente, frutto in particolare dell'hype improvviso avuto dall'IA che ha sollevato l'attenzione dei consumatori e delle aziende", ha aggiunto D'Ortenzio. 

I benefici per le aziende

Secondo lo studio i benefici per le aziende cha hanno adottato l'IA si fanno già sentire: per l'88 percento ha aumentato l'efficienza, per il 75 percento ha semplificato l'innovazione e per il 75 percento ha migliorato l'esperienza per i clienti.

Uno dei colli di bottiglia è rappresentato dalle competenze, con il 54 percento delle imprese italiane che dichiara che le competenze digitali più carenti nella propria organizzazione sono quelle di base e solo il 20 percento delle imprese italiane riesce facilmente ad assumere profili con le competenze digitali necessarie.

"L'adozione di tecnologie come Cloud e IA - ha concluso D'Ortenzio - può aiutare a trasformare un business tradizionale in un business innovativo, ne è un esempio Iveco che in pochi anni si è trasformata da un'azienda che produce veicoli in un'azienda capace di innovare i servizi di trasporto".

Redazione Cuoreeconomico
(Riproduzione riservata)

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