DAZI USA. Confindustria, presidente Orsini: “Un'ora buia per imprese, lavoro e democrazia”

(Emanuele Orsini, presidente Confindustria)

L’annuncio dei nuovi dazi imposti dagli Stati Uniti scuote l’Europa e mette in allarme il mondo dell’industria. Il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, non usa mezzi termini: “È un’ora buia”

L’aumento delle barriere commerciali non è solo un colpo all’export europeo, ma, secondo Orsini, nasconde un disegno più ampio: “Il vero obiettivo è la deindustrializzazione del nostro continente”. La preoccupazione riguarda infatti l'intero tessuto sociale dell’Unione Europea, le cui industrie sono il primo tassello di un domino che andrà a colpire soprattutto l'occupazione. 

L'invito di Confindustria all'Europa è agire con misure straordinarie. “I provvedimenti annunciati a Bruxelles non bastano”, sottolinea il presidente che senza troppi indugi, suggerisce tre soluzioni papapibili: sburocratizzazione e semplificazione normativa per sostenere la competitività delle imprese; ripensare il Clean Industrial Deal, trasformandolo in un motore di crescita e non di restrizioni; un vero piano industriale europeo, capace di difendere l’industria manifatturiera e i posti di lavoro.

Il braccio di ferro tra Europa e Stati Uniti si fa sempre più duro. Se Bruxelles non alzerà la voce, "Il rischio - avverte Orsini - è che a pagare il prezzo più alto siano le imprese e i lavoratori europei". 

Claudia Boccucci
(Riproduzione riservata)

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