ven 12 dic 2025

Seguici su:

03/08/2023

Desertificazione bancaria, Manzotti (Cisl Umbria): “Ripensare una nuova politica del credito per il Paese”

(Angelo Manzotti, segretario regionale Cisl Umbria)

Continua in tutta Italia il fenomeno della chiusura degli sportelli bancari. Il segretario regionale del sindacato: “Digitalizzazione irreversibile, ma andava accompagnata. Recuperiamo le banche del territorio”

L’allarme mutui è fortissimo in tutta Italia. Non soltanto perché le ultime decisioni della Bce hanno fatto impennare i prezzi, oltrechè diminuire il numero dei mutui stessi, ma anche perché, come di recente ha sottolineato una indagine della Fabi, ammonta ad oltre 15 miliardi la somma delle rate non pagate dopo l’impennata dei tassi variabili.

L’Abi, l’associazione bancaria italiana, si è messa in moto, di concerto col ministero dell’Economia, per cercare di porre un freno, ma intanto le famiglie – prima ancora che le imprese – soffrono.

A questo si aggiunge, un processo di desertificazione bancaria sempre più forte: i grandi gruppi chiudono gli sportelli nei piccoli centri, mettendo in luce il gap italiano sul fronte dell’alfabetizzazione digitale.

Con un Paese molto indietro su questo fronte, diventa necessario tenere aperti gli sportelli per non privare una fetta della popolazione del servizio.

L’Umbria è fra le regioni che più soffrono entrambe le cose: “Noi abbiamo fatto recentemente due iniziative sul tema della desertificazione bancaria – spiega Angelo Manzotti, segretario regionale della Cisl – Dopo gli accordi di Basilea, le banche del territorio sono scomparse, il mondo della finanza si è concentrato sui grandi gruppi.

Le banche del territorio conoscevano le esigenze del territorio, mentre i grandi gruppi puntano tutto sulla digitalizzazione. Certamente non si può tornare indietro su questo fronte, ma è un processo che andrebbe governato, tenendo anche conto della popolazione che si ha di fronte”.

Un gap nazionale, con ricadute locali.

Un processo, quello dell’alfabetizzazione digitale, che vede l’Italia molto indietro ed al quale ora paga dazio proprio sul fronte della digitalizzazione: “Bisognava lavorarci molto prima – sottolinea Manzotti – Andavano investite risorse a questo scopo: in questo modo, la digitalizzazione avrebbe potuto viaggiare di pari passo rispetto alla formazione delle persone. Ora invece paghiamo un conto salatissimo, con un impatto troppo violento”.

Una nuova politica del credito

Soluzioni? Manzotti lancia l’idea: “Va pensata una nuova politica del credito, puntando fortemente sulle banche del territorio. Venendo meno questo tipo di istituti di credito, quel portafoglio di clienti che si ritrova senza banca rischia di finire nelle mani della criminalità.

Noi avevamo proposto di spronare la politica e le istituzioni, attivando un osservatorio per non mortificare i territori e provare a potenziare qualche banca del territorio. In Umbria ormai non è rimasto quasi più niente”.

I mutui e l’Umbria

La questione mutui ovviamente non riguarda solo l’Umbria ma il territorio regionale sta fortemente lottando per non venire risucchiato al sud: “Siamo fra le regioni con l’inflazione più alta, le famiglie si stanno impoverendo, col risultato che il rialzo dei mutui rende sempre più difficile onorarli. Quindi va attenuata l’inflazione e avviata una seria politica dei redditi insieme ad una riforma del sistema fiscale".

Di Emanuele Lombardini
(Riproduzione riservata)

Per inviare comunicati stampa alla Redazione di CUOREECONOMICO: cuoreeconomico@esg89.com
WHATSAPP Redazione CUOREECONOMICO: 327 70234751
Per Info, Contatti e Pubblicità scrivere a: customer@esg89.com