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26/04/2024

ESG89 Norcia 2024 – Trippella (PHILIP MORRIS ITALIA):’Philip Morris Italia, la sostenibilità nel comparto tabacchicolo’

(Cesare Trippella, Head of Leaf EU Philip Morris Italia)

Strategie, attività e collaborazioni. Tutti i progetti messi in atto da Philip Morris Italia per promuovere la sostenibilità nella filiera tabacchicola. Di seguito l’intervista di Cesare Trippella, Head of Leaf EU Philip Morris Italia.

Filiera integrata. Quali strategie adotta Philip Morris per promuovere la sostenibilità delle attività aziendali?

"L’attenzione alla sostenibilità riveste un ruolo centrale all’interno delle strategie di Philip Morris e coinvolge l’intera catena del valore italiana, dalle coltivazioni di tabacco alla manifattura d’eccellenza collegata ai prodotti innovativi senza combustione, sino alla gestione dei rifiuti del prodotto giunto a fine vita.

Non parliamo soltanto di sostenibilità ambientale, che ci vede impegnati tra le iniziative più importanti nell’implementazione di strategie di decarbonizzazione delle attività produttive e di efficientamento idrico in ambito agricolo e industriale.

Parliamo anche e soprattutto di attività di sostenibilità sociale, rivolte a promuovere il territorio e le oltre 41mila persone parte della nostra filiera end-to-end.

E’ in questo ambito che si inserisce il codice ALP (Agricultural Labor Practices), con previsioni relative a compenso e orario di lavoro, parità di trattamento, sicurezza, libertà di associazione e rispetto della legge, tutte finalizzate alla creazione di condizioni di lavoro eque e sicure nelle aziende agricole da cui acquistiamo il tabacco, scongiurando lavoro minorile e altre forme di abuso sul posto di lavoro.

Tra le altre iniziative dal forte valore sociale, la call for innovation “Be Leaf”, volta ad accelerare l’implementazione di tecnologie per accrescere efficienza e sostenibilità della filiera del tabacco, e il programma “Digital Farmer”, rivolto ai giovani coltivatori, per agevolare il ricambio generazionale tramite innovazione digitale e gestionale.

Non solo, poiché la sostenibilità passa anche da aspetti occupazionali ed economici, l’attenzione alle esigenze del territorio ci ha portato ad aprire in Umbria il centro di stoccaggio europeo che rifornisce il nostro stabilimento produttivo di Bologna e il centro digitale dedicato al supporto dei consumatori adulti dei prodotti senza combustione, recentemente inaugurato a Terni".

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Sinergia con Coldiretti. In che modo questa collaborazione ha migliorato la sostenibilità della filiera tabacchicola?

"Da oltre 20 anni Philip Morris Italia sostiene più di 1000 imprese tabacchicole italiane nello sviluppo di un modello innovativo di coltivazione del tabacco basato sull’integrazione verticale e l’acquisto diretto di tabacco dagli agricoltori, senza l’intervento di intermediari.

Con investimenti complessivi che nel 2027 arriveranno a circa 2 miliardi e mezzo di euro, questo modello è volto a garantire alla filiera tabacchicola italiana prevedibilità commerciale, sostenibilità di lungo periodo e competitività, salvaguardando l’occupazione di oltre 22.000 agricoltori.

Negli anni, la partnership con Coldiretti si è dimostrata centrale nella stipula e nei successivi rinnovi di un accordo quadro con il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (MASAF) per l’acquisto di circa il 50% (21.000 tonnellate circa) della produzione totale di tabacco greggio italiano e per la sostenibilità dell’intera filiera tabacchicola.

Un accordo da 500 milioni di euro per 5 anni consecutivi che è riconosciuto come best practice a livello nazionale, europeo e internazionale, e garantisce sostenibilità economica alle imprese agricole coinvolte, oltre alla possibilità di attuare una programmazione strategica di medio-lungo periodo, con investimenti volti alla salvaguardia dell’ambiente, alla transizione digitale e alla formazione dei giovani coltivatori.

A riprova del valore apportato dagli accordi di filiera, una recente analisi del centro studi Divulga ha dimostrato come le aziende che vi aderiscono registrino un incremento di fatturato di oltre il 10%, mentre chi decide di restare fuori registra un calo che supera il 14%".

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Riciclo. Progetto REC, quali sono i suoi obiettivi?

"All’inizio dell’anno abbiamo aggiunto un ulteriore tassello alla nostra catena del valore italiana chiudendo il cerchio con “REC – Riciclo per economia circolare”, un progetto di riciclo totalmente dedicato ai rifiuti dei nostri riscaldatori di tabacco IQOS e Lil.

Si punta a riciclare entro il 2024 fino a 500mila dispositivi non più utilizzabili, con un obiettivo di recupero in media di oltre l’80% delle materie prime presenti nei dispositivi, tra cui materiali plastici e metallici, magneti, batterie agli ioni di litio e circuiti.

Si tratta di materie prime particolarmente importanti per l’economia nazionale che sono considerate dall’Unione Europea “critiche”, ossia ad alto rischio di fornitura e di importanza economica strategica, essendo fondamentali all’interno di numerose attività industriali".

Redazione Cuoreeconomico
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