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17/01/2023

Giornata mondiale della pizza: sale il fatturato ma preoccupano clima e caro-energia

Secondo Coldiretti, arriva a 15 miliardi di euro il giro d'affari per il comparto della pizza. Ma il cambiamento climatico ha fatto crollare la produzione di olio e pomodoro ed il caro-energia mette in difficoltà i forni. Dall'indagine AstraRicerche emerge anche una passione per quella surgelata

Con un fatturato che sale a oltre 15 miliardi di euro all’anno la pizza si conferma un tesoro del Made in Italy simbolo del successo della dieta mediterranea nel mondo.

E’ quanto afferma la Coldiretti in occasione della Giornata internazionale della pizza che si celebra il 17 gennaio.

Rotonda, quadrata, con o senza “cornicione”, a tranci, sottile, spessa, croccante o soffice, con mozzarella e pomodoro o con fiori di zucca e alici, oppure con verdure grigliate, la pizza si conferma uno dei piatti storici più versatili della cucina italiana, tanto che l’Unesco ha proclamato nel 2017 l’Arte dei pizzaiuoli napoletani patrimonio immateriale dell’umanità.

Ma la pizza è anche la colonna portante di un sistema economico costituito da 121.000 locali in Italia dove si prepara e si serve grazie ad una occupazione stimata dalla Coldiretti in 100.000 addetti a tempo pieno e a di altrettanti 100.000 nel weekend.

In Italia si sfornano 2,7 miliardi di pizze all’anno che in termini di ingredienti significano durante tutto l’anno 200 milioni di chili di farina, 225 milioni di chili di mozzarella, 30 milioni di chili di olio di oliva e 260 milioni di chili di salsa di pomodoro.

Pesa il cambiamento climatico

Un lavoro quotidiano sul quale pesano però gli effetti dei cambiamenti climatici con i danni provocati dalla siccità e dal maltempo in Italia che hanno tagliato le produzioni degli alimenti base della dieta mediterranea con il crollo del 30% per l’extravergine di oliva, del 10% per passate, polpe e salse di pomodoro fino al -15% per il grano tenero da cui si ricava la farina per la pizza.

Ma il caro-energia è un altro elemento che sta pesando molto, come aveva raccontato a CUOREECONOMICO Giuseppe Santoro, presidente di Federpizzaioli.

Diffidare delle imitazioni

La passione per la pizza  è anche planetaria, con gli americani che sono i maggiori consumatori con 13 chili a testa mentre gli italiani guidano la classifica in Europa con 7,8 chili all’anno, e staccano spagnoli (4,3), francesi e tedeschi (4,2), britannici (4), belgi (3,8), portoghesi (3,6) e austriaci che, con 3,3 chili di pizza pro capite annui, chiudono la classifica.

"Una diffusione che – rileva Coldiretti – ha favorito lo sviluppo di ricette che nulla hanno a che fare con l’originale, attraverso l’uso degli ingredienti più fantasiosi, a partire proprio dai frutti tropicali come ananas, banane o noce di cocco, ma anche di dolci, come i marshmellow americani o il creme caramel, di specialità locali come le haggis, le interiora di pecore scozzesi, la carne australiana di canguro e coccodrillo o quella di renna finlandese, fino alle versioni con insetti, dai grilli alle cicale e agli scorpioni".

Tiene anche la pizza surgelata

Ma in un mondo che va di fretta, anche la  pizza surgelata continua a funzionare. Ideale da preparare al forno per una cena in casa in famiglia o con gli amici, come sottolinea una indagine di AstraRicerche, la pizza surgelata si rivela un appuntamento fisso per il 55,6% degli italiani che dichiara di consumarla spesso, con il 27% delle famiglie con bambini che la consumano in media una volta a settimana.

Un apprezzamento confermato dai dati di consumo, tanto che nel 2021 sono state consumate oltre 60.000 tonnellate di pizze e pizzette surgelate.

I gusti preferiti? Non ci sono dubbi, stravince la margherita, preferita dal 59,2% degli italiani. Secondo posto per la Diavola (23,5%), scelta maggiormente dagli uomini (29%) rispetto alle donne (18%), in una fascia d'età compresa tra i 25 e i 34 anni e consumata più nel Triveneto (30%) rispetto a Sud e Isole (18%).

Sul terzo posto del podio si attesta la Quattro Formaggi (22.8%), preferita dalle donne (25%, over 50) e più diffusa nel Nord Italia.

Strizzando l'occhio agli altri gusti più amati, Capricciosa e Quattro Stagioni riscuotono maggiori consensi tra gli over 50, dove l'apprezzamento supera il 20%. Il settimo posto, invece, è occupato dalla Focaccia (15%), ideale da servire in tavola per accompagnare un piatto di salumi.

Se guardiamo invece al "Perfect match” per la pizza surgelata, il 38,7% degli italiani abbinerebbe patatine fritte, sempre gradite a grandi e piccini.

Il 25,4% degli intervistati opterebbe per delle crocchette di patate, mentre il 23,9% sceglierebbe invece il supplì, sfizio che piace molto al 65% degli italiani nel basso Centro Italia e che riesce a conquistare anche i gusti di 4 italiani su 10 nel resto d'Italia.

Redazione Cuoreeconomico
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