Gpl e Gnl sempre più green: accordo Assogasliquidi-Enea per la produzione decarbonizzata

(Giorgio Graditi, direttore generale dell'Enea)
Graditi (Enea): "Sfida importante per raggiungere i target Ue sulla riduzione di emissioni". Arzà (Assogasliquidi): "I gas liquefatti sono sempre stati i migliori alleati per combattere l'inquinamento e le emissioni di polveri sottili. Ma da tempo lavoriamo anche per raggiungere i migliori risultati in termini di decarbonizzazione"
Passi in avanti nella ricerca dei gas liquefatti per centrare gli obiettivi di decarbonizzazione indicati a livello europeo e nazionale nel medio e lungo periodo.
Con l'accordo sottoscritto da Assogasliquidi-Federchimica ed Enea, l'industria del Gpl (gas di petrolio liquefatto) e Gnl (gas naturale liquefatto), intende accelerare il percorso per "incrementare sensibilmente la produzione di bioGpl, bioGnl e altri prodotti rinnovabili come il dimetiletere (Dme) e il biogas ottenuti da processi bio o di carbon recycling".
Il protocollo d'intesa, si legge in una nota congiunta, mira a "condividere competenze ed esperienze per sviluppare, caratterizzare e validare nuove tecnologie e prodotti in grado di contribuire in modo sostanziale alla riduzione dell'impronta carbonica dei settori del termico e dei trasporti".
Graditi: "Decarbonizziamo i gas liquefatti"
"Siamo da sempre impegnati nel settore energetico, anche nell'ottica di fornire il proprio contributo per raggiungere entro il 2030 i target Ue di riduzione delle emissioni", afferma Giorgio Graditi, direttore generale dell'Enea e con questo protocollo puntiamo a "decarbonizzare i gas liquefatti.
Riteniamo importante dare il nostro apporto alla sostituzione dei combustibili di origine fossile, beneficiando di un mercato e di una rete infrastrutturale già disponibili".
Arzà: "Pronti a sostenere questa svolta epocale"
"Le nostre imprese si sono già impegnate a sostenere gli investimenti necessari per ottenere questa svolta epocale", spiega Andrea Arzà, presidente di Assogasliquidi-Federchimica.
"Parliamo di circa 4 miliardi di euro - aggiunge - solo per centrare il primo obiettivo fissato al 2030. Abbiamo già effettuato alcuni test preliminari ma puntiamo su Enea, eccellenza italiana della ricerca nel settore energetico, per fare l'ultimo e decisivo step che ci porterà ad essere ancora più virtuosi sul fronte delle emissioni.
Non bisogna dimenticare che i gas e i gas liquefatti sono sempre stati i migliori alleati per combattere l'inquinamento e le emissioni di polveri sottili. Ma da tempo lavoriamo anche per raggiungere i migliori risultati in termini di decarbonizzazione".
Il primo obiettivo della filiera
Un primo obiettivo della filiera del Gpl, spiega la nota, prevede per il 2030 l'immissione in consumo di una miscela formata per almeno il 40 percento da prodotto bio e rinnovabile (bioGpl, già presente nel mercato, e Dme), componenti che possono essere utilizzate in purezza o miscelate, in quantità tali da soddisfare la domanda energetica del settore residenziale, commerciale, industriale, agricolo e anche automobilistico. Un secondo orizzonte è stato individuato nel 2050 con un ulteriore taglio di emissioni di anidride carbonica.
Enea collaborerà con Assogasliquidi attraverso il Dipartimento tecnologie energetiche e fonti rinnovabili, che opera nell'intera filiera energetica, con particolare riferimento a fonti e gas rinnovabili, tecnologie associate e mobilità sostenibile, settori in cui rappresenta un punto di riferimento nazionale ed europeo per la ricerca applicata, si legge nella nota.
Ha già maturato esperienze e competenze nella produzione di biofuel, oltre che nei processi di produzione di efuel e Dme.
Redazione Cuoreeconomico
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