I Commissari Ue a "lezione" da Draghi

Torna sulla scena politico-economica Mario Draghi, il nome che molti immaginano successore di Ursula Von der Leyen alla guida della Commissione Europea dopo le elezioni di giugno.
Nel frattempo, l'ex primo ministro italiano e già presidente Bce ha incontrato proprio i commissari Ue, ai quali ha proposto un breve inquadramento delle dinamiche che hanno determinato scenari attuali e prospettive per la competitività europea.
Di fronte al progressivo indebolimento dell'economia europea, ha detto Draghi, si pone la necessità di definire una roadmap ampia e dettagliata, che identifichi chiaramente priorità, linee d'azione e politiche da mettere in atto nei diversi settori.
Drgahi ha sottolineato come il suo report non potrà che essere basato su un'analisi accurata dei dati, frutto di un esercizio il più possibile aperto.
Valutare il peso dei cambiamenti geopolitici
Nella breve introduzione fornita da Draghi al seminario dei commissari organizzato a sud di Bruxelles, l'ex premier, incaricato da Ursula von der Leyen di stilare il report sulla competitività, ha osservato come, partendo dal 2016, si è assistito a una serie di fatti nuovi e rilevanti per l'Europa negli ambiti più diversi, dall'elezione di Donald Trump all'affacciarsi prepotente della transizione green nell'agenda di governi e organizzazioni, fino all'avvento, ben più veloce del previsto, dell'intelligenza artificiale.
In questo contesto, ha rilevato Draghi, l'economia europea ha fatto registrare un progressivo indebolimento, perdendo slancio e cedendo centralità nelle catene dell'offerta, a beneficio di altri paesi come Stati Uniti e Cina.
La guerra in Ucraina, ha aggiunto l'ex premier, non ha fatto che confermare le fragilità del Vecchio Continente, non solo dal punto di vista economico ma anche in termini di modello geopolitico.
Definire una road map chiara
Ne consegue - questo in sostanza il ragionamento di Draghi - la necessità di definire una roadmap ampia e dettagliata, che identifichi chiaramente priorità, linee d'azione e politiche da mettere in atto nei diversi settori.
L'individuazione di questi percorsi, ha spiegato, riproponendo un approccio a lui caro, non potrà che essere basata su un'analisi accurata dei dati.
Ecco perché la relazione sulla competitività europea sarà un esercizio il più possibile aperto: aperto all'ascolto di tutti gli stakeholder rilevanti, aperto ai contributi di tutti coloro che siano interessati a darne, aperto alla ricerca di soluzioni incisive e ambiziose.
Redazione Cuoreeconomico
(Riproduzione riservata)
Per inviare comunicati stampa alla Redazione di CUOREECONOMICO: cuoreeconomico@esg89.com
WHATSAPP Redazione CUOREECONOMICO: 327 70234751
Per Info, Contatti e Pubblicità scrivere a: customer@esg89.com











