Il ciclo di ribassi è già finito: ad Aprile l'inflazione torna a salire nell'Eurozona

Registra un aumento anche l'indice nazionale: + 0,5% su base mensile e + 8,3% su base annua, da +7,6% del mese precedente. Ma rallenta il carrello della spesa
L'inflazione acquisita per il 2023 è pari a +5,4% per l'indice generale e a +4,6% per la componente di fondo.
L'accelerazione del tasso di inflazione su base tendenziale si deve, all'aumento dei prezzi dei beni energetici non regolamentati (da +18,9% a +26,7%) e, in misura minore, a quelli dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +6,3% a +6,7%) e dei servizi vari (da +2,5% a +2,9%).
Lo riferisce Eurostat nella sua prima stima flash. Si tratta del primo rialzo dell'inflazione dopo la discesa iniziata nel novembre scorso dai livelli record toccati nel 2022.
Tali effetti sono stati solo in parte compensati dalla flessione più marcata dei prezzi degli energetici regolamentati (da -20,3% a -26,4%) e dal rallentamento di quelli degli alimentari lavorati (da +15,3% a +14,7%), degli alimentari non lavorati (da +9,1% a +8,4%), dei servizi relativi all'abitazione (da +3,5% a +3,2%) e dei servizi relativi ai trasporti (da +6,3% a +6,0%).
Si accentua la crescita su base annua dei prezzi dei beni (da +9,7% a +10,6%) e, in modo più contenuto, dei servizi (da +4,5% a +4,7%), portando il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni a -5,9 punti percentuali, da -5,2 di marzo.
L'aumento congiunturale dell'indice generale si deve principalmente all'aumento dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti e degli energetici non regolamentati (entrambi a +2,4%), degli alimentari lavorati (+1,1%), dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,9%) e dei beni non durevoli (+0,6%); tali effetti sono stati solo in parte compensati dal calo dei prezzi degli energetici regolamentati (-19,3%).
Su base mensile i prezzi salgono dello 0,5%
In base alle stime preliminari, l'indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) aumenta dell'1,0% su base mensile e del 8,8% su base annua (in accelerazione da +8,1% di marzo).
L'aumento congiunturale dell'Ipca, più accentuato rispetto a quella del Nic, è spiegato dalla fine dei saldi stagionali prolungatisi in parte anche a marzo (di cui il Nic non tiene conto); i prezzi di abbigliamento e calzature aumentano sul mese del +4,8%.
Ad aprile - commenta l'Istituto - la fase di rientro dell'inflazione subisce una battuta d'arresto, principalmente a causa della nuova accelerazione dei beni energetici, il cui andamento, nonostante la flessione dello 0,8% su base congiunturale, sconta un effetto base sfavorevole con lo scorso anno (-5,8% il congiunturale di aprile 2022).
Per abitazione, acqua, elettricità e combustibili si registra un calo congiunturale dei prezzi dello 0,3% e un aumento tendenziale del 16,9%, per i prodotti alimentari e le bevande analcoliche si registra un aumento dei prezzi dello 0,7% congiunturale e del 12,6% sull'anno.
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I prodotti che salgono di più
Secondo i dati raccolti e diffusi dall'ufficio di statistica europeo, ad aprile alimentari, tabacco e alcolici si sono confermati la principale componente a guidare l'andamento dell'inflazione, sebbene l'incremento dei prezzi nel comparto sia sceso al 13,6% rispetto al 15,5% di marzo.
Seguono i beni industriali non energetici (6,2%, rispetto al 6,6% a marzo), e i servizi (5,2%, rispetto al 5,1% di marzo). Inversione di tendenza invece per i prezzi dell'energia, che ad aprile sono tornati a salire, facendo registrare il 2,5% rispetto al -0,9% del mese precedente.
Rallenta la corsa del carrello della spesa, ad aprile +12,1%
Cresce l'inflazione ad aprile ma rallenta il carrello della spesa: i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona, il cosiddetto carrello della spesa - sottolinea l'Istat - mostrano un nuovo rallentamento in termini tendenziali (da +12,6% a +12,1%), mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto accelerano la loro crescita (da +7,6% a +8,2%).
Ad aprile si registra un aumento dei prezzi (indice Nic al lordo dei tabacchi) dello 0,5% rispetto a marzo e dell'8,3% rispetto ad aprile 2022. L'inflazione acquisita per il 2023 è pari a +5,4% per l'indice generale e a +4,6% per la componente di fondo.
Redazione Cuoreeconomico
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