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12/10/2023

Il paradosso italiano: il reddito delle famiglie è cresciuto ma vale meno di prima

L'Istat certifica una cresciuta del 5,5 percento della disponibilità economica delle famiglie, ma l'aumento dei prezzi ha eroso tutto quanto, riportando il potere d'acquisto in rosso e riducendo la propensione al risparmio

Nel corso del 2022 il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato del 5,5 percento, pari ad un incremento di 64,8 miliardi di euro.

La consistente crescita dei prezzi - sottolinea l'Istat - "ha, tuttavia, determinato una contrazione dell'1,6 percento del loro potere d'acquisto, ossia il reddito disponibile espresso in termini reali" dopo una crescita del 3,2 percento nel 2021.

La dinamica più sostenuta della spesa per consumi finali delle famiglie (+12,6 percento, +129 miliardi di euro), rispetto al reddito disponibile ha generato una flessione della quota di reddito destinata al risparmio, passata dal 13,8 percento del 2021 all'8  del 2022, riportandosi ai livelli del periodo antecedente la crisi.

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Nel 2022 il reddito primario delle famiglie è aumentato di 77,8 miliardi di euro (+6,1), per effetto dell'andamento dei redditi da lavoro dipendente (+52 miliardi di euro, +7,0), legati anche all'aumento dell'occupazione, dei redditi derivanti dall'attività imprenditoriale (+15,6 miliardi di euro, +4,9), dei redditi imputati per l'utilizzo delle abitazioni di proprietà (+5,8 miliardi di euro, +3,9%) e, in misura più marginale, dei redditi da capitale finanziario (+4,5 miliardi di euro, +8,0).

Con l'esaurirsi delle misure straordinarie attivate per fronteggiare la crisi pandemica, l'impatto delle operazioni di redistribuzione sul reddito delle famiglie scrive l'Istat - "sta progressivamente tornando ai livelli pre-crisi. Nel 2022, il saldo degli interventi redistributivi ha sottratto alle famiglie 100,9 miliardi di euro, 13 miliardi in più rispetto all'anno precedente".

Le imposte correnti hanno registrato un aumento di 4,4 miliardi di euro (+1,9 percento rispetto al 2021): la crescita del 4 percento dell'Irpef è stata in parte compensata dalla flessione delle ritenute sui redditi da capitale e sul risparmio gestito (-40,1). I contributi sociali versati dalle famiglie sono cresciuti nel complesso di 16,7 miliardi di euro (+5,9).

Anche grazie al prolungamento del sistema di incentivi alle ristrutturazioni, nel 2022 gli investimenti per l'acquisto e la manutenzione straordinaria delle abitazioni da parte delle famiglie consumatrici hanno registrato un ulteriore incremento (+17,4 percento), pari a 16,6 miliardi di euro, che ha consolidato la rilevante crescita del 62,1 percento del 2021 (+36,6 miliardi di euro rispetto all'anno precedente).

Redazione Cuoreeconomico
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