ven 05 dic 2025

Seguici su:

29/02/2024

Indicazione geografica prodotti, ok dal Parlamento Europeo

(Cristiano Fini, presidente di Cia-Agricoltori Italiani)

Esultano le associazioni di settore. Fini (Cia): "Bruxelles dà prova di lavorare per un modello agroalimentare più solido, orientato alla semplificazione e alla protezione degli agricoltori, in modo da renderli sempre più competitivi e sostenibili". Prandini (Coldiretti): "Dalla difesa del sistema delle indicazioni geografiche europee dipende la lotta al falso made in Italy alimentare che nel mondo vale oltre 120 miliardi di euro". Il ministro Lollobrigida: "Dobbiamo continuare a puntare sulla qualità e l'eccellenza che ci caratterizza da sempre e sulla distintività che rende così particolari le nostre produzioni agroalimentari al punto da diventare uniche sul mercato globale"

Il Parlamento Europeo ha dato il via libera definitiva alla riforma delle norme dell'Ue che regolano la protezione delle Indicazioni Geografiche (IG) per il vino, le bevande alcoliche e i prodotti agricoli.

Il nuovo regolamento, di cui il relatore è stato l'eurodeputato dem Paolo De Castro, è passato con 520 voti favorevoli, 19 contrari e 64 astensioni e contiene anche misure per proteggere le Indicazioni Geografiche online, e conferire maggiori poteri ai produttori semplificando il processo di registrazione delle IG.

"Un ulteriore traguardo in difesa delle nostre eccellenze è stato raggiunto", dice il Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.

"L'obiettivo del nuovo regolamento – precisa il ministro – è quello di difendere i prodotti certificati dai tentativi di imitazione ed emulazione.

Dobbiamo continuare a puntare sulla qualità e l'eccellenza che ci caratterizza da sempre e sulla distintività che rende così particolari le nostre produzioni agroalimentari al punto da diventare uniche sul mercato globale. È fondamentale – conclude Lollobrigida – difendere i nostri produttori e il Sistema Italia". 

La posizione di Cia

"Finalmente arrivano buone notizie dall'Europa all'agricoltura Made in Italy con l'approvazione in plenaria, una maggioranza di quasi il 90 percento, del nuovo Regolamento sulle indicazioni geografiche per prodotti agro-alimentari, vini e spirits.

Così Bruxelles dà prova di lavorare per un modello agroalimentare più solido, orientato alla semplificazione e alla protezione degli agricoltori, in modo da renderli sempre più competitivi e sostenibili".

Questo il commento del presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, che esprime la sua soddisfazione per una riforma orientata a dare più potere ai Consorzi e a rafforzare un sistema europeo che vede il primato italiano nell'Ue.

Sono 885 i prodotti riconosciuti, spiega Cia, con un valore complessivo di 20 miliardi di euro e un export di 11 miliardi. Il nuovo regolamento è importante, conclude Fini, "anche perché eliminerà le falle del sistema – Prosek Made in Croazia, ad esempio – che hanno consentito di sfruttare indebitamente la reputazione dei nostri prodotti ad indicazione geografica, sinonimo di eccellenza, unicità e legame con il territorio".

La posizione di Coldiretti

"La riforma del sistema europeo delle denominazioni di origine (IG) tutela il primato italiano nell'Unione Europea con 892 prodotti riconosciuti, tra alimentari, vini e liquori, che sviluppano un valore di oltre 20 miliardi di euro e danno lavoro a 890.000 persone impegnate nelle filiere".

E' quanto afferma il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini in riferimento all'approvazione definitiva al Parlamento Europeo della riforma delle Indicazioni geografiche (IG) dopo quasi tre anni di negoziato.

"Dalla difesa del sistema delle indicazioni geografiche europee dipende la lotta al falso made in Italy alimentare che nel mondo vale oltre 120 miliardi di euro" prosegue Prandini sottolineando che "il contrasto alle imitazioni aiuta la crescita di un sistema che, oltre all'impatto economico e occupazionale, rappresenta un patrimonio culturale e ambientale del Paese".

La riforma prevede, come richiesto da Coldiretti, lo stop alla registrazione di menzioni tradizionali identiche o che richiamino nomi di Dop e Igp, come nel caso del Prosek, il vino croato che evoca il Prosecco italiano.

Sarà obbligatorio indicare il nome del produttore sull'etichetta di una Denominazione di Origine Protetta (Dop) o di una Indicazione Geografica Protetta (Igp), al fine di garantire la massima trasparenza ai consumatori.

"Ci sarà – spiega la Coldiretti – maggiore tutela dei prodotti a indicazione d'origine anche come ingredienti in prodotti trasformati, soprattutto sul web. Il nuovo regolamento riconosce e valorizza poi le pratiche sostenibili, che comprendono aspetti ambientali, economici e sociali, inclusi il benessere animale.

Inoltre – conclude Coldiretti – conferisce maggiore autonomia ai gruppi di produttori, consentendo di istituire un sistema volontario per potenziare la loro posizione all'interno della filiera".

Le parole dell'onorevole Di Meo

"Con il voto favorevole al nuovo Regolamento Ue sulle indicazioni geografiche di vini e prodotti agricoli il Parlamento europeo – dichiara alvatore De Meo, membro della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento europeo – rafforza la tutela e la competitività dei prodotti agroalimentari di qualità di tutti gli Stati membri, ma, soprattutto, dell’Italia considerato che vantiamo il maggior numero di prodotti IG e DOP.

Le indicazioni geografiche – continua l’on. De Meo – non sono solo un marchio commerciale, ma strumenti di garanzia dell'autenticità e della qualità dei prodotti alimentari tradizionali in quanto certificano l'origine controllata e il legame del territorio alle caratteristiche del prodotto.

Il nuovo regolamento – dichiara ancora – introduce importanti novità per rafforzare la tutela di questi prodotti, tra cui l’obbligo di indicare sull'etichetta il nome del produttore e l’origine della materia prima principale, ma, soprattutto, il divieto di utilizzo improprio delle Indicazioni Geografiche nazionali o la registrazione di nomi simili a DOP o IGP.

Questa norma – sottolinea l’on. De Meo – , fortemente sostenuta da Forza Italia, mira a proteggere le eccellenze italiane come il prosecco, la mozzarella e il Parmigiano Reggiano, famosi in tutto il mondo per la loro qualità, ma sempre più oggetto di casi di contraffazione.

Le nuove norme permetteranno anche ai consumatori di fare scelte chiare negli acquisti di prodotti genuini e legati al territorio con un impatto positivo sull'ambiente e sulle economie locali.

L’approvazione di questo Regolamento, proprio nel momento in cui si registrano forti tensioni tra le istituzioni europee ed il mondo agricolo – conclude l’on. De Meo – dimostra come le politiche europee possano concretamente beneficiare il settore valorizzando il lavoro dei produttori e favorendo nuove opportunità di crescita".

Redazione Cuoreeconomico
(Riproduzione riservata)

Per inviare comunicati stampa alla Redazione di CUOREECONOMICO: cuoreeconomico@esg89.com
WHATSAPP Redazione CUOREECONOMICO: 327 70234751
Per Info, Contatti e Pubblicità scrivere a: customer@esg89.com