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09/03/2025

INDUSTRIA. Crisi Automotive, la Uil boccia il piano Ue: “Servono misure concrete, non dichiarazioni di intenti”

L’industria automobilistica europea attraversa una fase critica. Il Piano d’azione per l’industria automotive, presentato dalla Commissione europea, non convince i sindacati. A dirlo chiaramente è Vera Buonomo, segretaria confederale della Uil, che accusa Bruxelles di aver prodotto un documento privo di misure concrete

“Da tempo chiediamo più coraggio per una giusta transizione, ma ancora una volta ci troviamo di fronte a una semplice dichiarazione di intenti”, sottolinea Buonomo. La Uil non mette in discussione il Green Deal europeo, ma ne critica i tempi e le modalità di attuazione, che rischiano di mettere in difficoltà l’industria e l’occupazione senza un’adeguata strategia di accompagnamento. Secondo Buonomo, servono investimenti strutturati in ricerca e sviluppo, un rafforzamento della filiera della componentistica e misure per colmare il divario competitivo legato al costo dell’energia, che penalizza l’Europa rispetto a concorrenti come Stati Uniti e Cina.

Tra le proposte del sindacato, anche un piano decennale per il rinnovo del parco auto circolante in tutta l’Ue, con incentivi per veicoli a basse o nulle emissioni. "Solo con un approccio più realistico e coordinato - aggiunge la segretaria - si potrà raggiungere l’obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 entro il 2035, senza sacrificare la competitività industriale e i posti di lavoro". 

Claudia Boccucci
(Riproduzione riservata)

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