INFRASTRUTTURE. Basilicata, Piano strategico per lo sviluppo del territorio. Pepe: “Prioritario per evitare lo spopolamento”

La Basilicata in prima linea con azioni sul territorio per evitare lo spopolamento delle aree interne, favorire lo sviluppo economico, turistico e culturale di una regione che punta ad avere un ruolo di centralità geo-economica e relazionale nel Mezzogiorno.
“Il tema dello spopolamento - spiega l’assessore regionale alle infrastrutture Pasquale Pepe - è una questione che investe trasversalmente tutte le scelte di sviluppo operate dalla Regione, in quanto la necessità di arrestare i fenomeni di declino demografico si pone, più che come un obiettivo, come un presupposto allo sviluppo.
Le analisi condotte per la redazione del Piano Strategico regionale 2021/2030 mostrano la stretta connessione fra declino demografico e situazione occupazionale, ed evidenziano il rischio nel lungo periodo di una crescita basata su attività a trazione esterna, senza il rilancio dell’economia endogena. Esse hanno, inoltre, evidenziato l’effetto moltiplicatore degli investimenti in interventi infrastrutturali e di espansione della base produttiva, sostenuti da finanziamenti pubblici”.
L’azione dell’Amministrazione è quindi rivolta a rinsaldare i rapporti con le grandi aziende collocate sul territorio prevedendo un attento monitoraggio sugli impegni produttivi che esse assumono, ma anche operando un grande sforzo per sostenere i comparti produttivi e il tessuto imprenditoriale locale.
“Proprio per realizzare appieno questo ultimo punto, guidati da una visione di lungo periodo, abbiamo fissato come priorità quelle di difendere dalle aggressioni selvagge il capitale di risorse naturali e storico culturali e di bellezza di paesaggio e tradizioni – prosegue l’assessore - che abbiamo ricevuto copiosamente in dono, e di attuarne una valorizzazione oculata a sostegno delle politiche di sviluppo e del recupero da parte della nostra regione di un ruolo di centralità geo-economica e relazionale nel Mezzogiorno”.
Il Piano Strategico Regionale, portato in discussione nella scorsa seduta consigliare, pone la sua attenzione alla manutenzione del territorio e del paesaggio, spesso trascurata, alla gestione attenta delle risorse idriche, al ridisegno delle reti su cui avviene la mobilità regionale e al riequilibrio sul territorio delle attività di sfruttamento del sottosuolo e delle risorse, anche rinnovabili, a scopo energetico.
Le azioni portate avanti sono condensate nei programmi di investimento regionale, che stanno trovando dettaglio e definizione operativa in questi mesi, primi fra tutti il PR Basilicata FESR e FSE+ 2021/2027, sostenuto in gran parte da risorse europee, e l’Accordo per la Coesione della Regione Basilicata 2021/2027, che utilizza le risorse nazionali. Alla politica regionale si sommano gli investimenti previsti all’interno dai Contratti di programma che il Ministero ha sottoscritto con RFI ed ANAS per lo sviluppo delle reti infrastrutturali principali ferroviarie e stradali.
Fra questi sono previsti importanti investimenti nelle maggiori infrastrutture viarie, di connessione con i territori limitrofi, nonché sulla rete secondaria che consente di connettere tutto il territorio alle reti principali (152 M€ per progetti sulle infrastrutture viarie solo a valere sui due programmi regionali già citati), e quindi anche ai maggiori centri urbani regionali, in primo luogo le città di Potenza e Matera.
Le infrastrutture materiali, in particolare quelle di trasporto e quelle idrauliche, di cui l’assessorato si occupa, sono di vitale importanza, è banale dirlo, soprattutto per il sistema territoriale della Basilicata.
Fra le opere strategiche stradali, sono in avanzato stato di esecuzione: gli interventi sul raccordo autostradale Potenza - Sicignano, che riguardano lavori strutturali sulle maggiori opere d’arte; il miglioramento della sicurezza della SS 407 Basentana di collegamento fra Potenza e la dorsale jonica (Taranto); la riqualificazione complessiva della SS 658 Potenza- Melfi di connessione con la dorsale adriatica (Foggia). Fra i nuovi interventi programmati, quelli maggiormente rilevanti a carattere strategico sono la connessione fra Potenza e Bari (quarta tratta dell’itinerario Salerno-Potenza-Bari) e quella fra la SS 407 e Matera, e quindi verso la città di Bari.
Ulteriori cospicui investimenti riguarderanno le linee ferroviarie della rete nazionale, fra cui la tratta lucana della alta velocità-alta capacità Salerno Reggio Calabria, con lo snodo di Romagnano in connessione con la linea per Potenza – Taranto, su cui si innesterà anche il nuovo collegamento ferroviario con la città di Matera. È inoltre in corso di esecuzione l’elettrificazione e la velocizzazione della Potenza-Foggia.
Per quanto riguarda le ferrovie regionali, è in corso di potenziamento la connessione fra Matera e Bari, con una prima tratta, anche a carattere metropolitano, ammodernata per la percorrenza di treni elettrici a batteria. “L’attenzione riservata alla città di Matera - prosegue l’assessore - ha un valore strategico a sostegno del comparto turistico, che grazie alla risonanza internazionale di cui la città ha beneficiato in occasione dell’esperienza da Capitale europea della cultura, oggi può essere un volano di sviluppo per tutto il territorio regionale”.
La possibilità di accedere ai luoghi in tempi rapidi è fondamentale per il comparto turistico: in tale contesto si inserisce l’investimento di messa in sicurezza della strada di accesso a Maratea, con investimenti che superano i 65 M€, altro polo attrattivo di rilievo per la Basilicata, e quelli inseriti nella strategia regionale per le Aree Interne, per 40 M€ di investimento sulla programmazione europea, per l’incremento dell’accessibilità di questi territori, reali custodi del patrimonio di paesaggi incontaminati, tradizioni popolari e culture di grande e apprezzata originalità e meta del turismo degli amanti dell’avventura.
“Da ultimo – prosegue l’assessore - il ruolo delle infrastrutture idriche: gli schemi attuali sono stati pensati soprattutto per lo sviluppo del comparto agricolo e produttivo; la crisi di disponibilità di risorse che la Regione ha recentemente affrontato, ha reso palese anche l’importanza di un sistema di infrastrutture idrauliche adeguato, moderno, sicuro, affidabile, efficiente, per garantire il consumo potabile”.
La strategia delineata dal Piano Strategico regionale pone fra le sue priorità il ripristino della centralità nella valorizzazione e gestione delle risorse idriche, mediante anche il completamento dei grandi schemi idrici e il ripensamento degli stessi alla luce delle trasformazioni negli usi e nei cicli climatici. A ciò si aggiunge una azione di semplificazione della governance della risorsa.
Nel Piano Nazionale di Interventi Infrastrutturali e Sicurezza nel settore idrico sono ricompresi, in classe elevata e media di priorità, 3 interventi strategici regionali, rispettivamente sugli invasi di Abate Alonia, San Giuliano e Gannano, oltre a ulteriori 8 interventi a completamento degli schemi di adduzione e distribuzione regionali. Di stretta attualità è l’attenzione della Regione per migliorare l’interconnessione dello schema del Camastra e definire un programma di interventi per scongiurare fin da questo anno l’innescarsi di altre crisi nel settore potabile.
Simona Fuso
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