ven 12 dic 2025

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Innovazione tecnologica e ricerca: dalla Regione Emilia-Romagna 3,5 miliardi per le imprese

(Paola Salomoni, Assessore all'università, ricerca e agenda digitale)

Via libera dell’Assemblea legislativa alla programmazione per il prossimo triennio di piani basati su fondi europei, nazionali e regionali. La redazione dei programmi preceduta da un percorso partecipato con soggetti pubblici e privati e con il partenariato sociale, economico e istituzionale del territorio emiliano-romagnolo. L’assessore Salomoni: “Chiudiamo il cerchio delle strategie regionali investendo su un sistema di qualità, per creare sviluppo e buona occupazione”

Oltre 3,5 miliardi di euro per sostenere, in Emilia-Romagna, l’innovazione, la ricerca e le attività produttive.

Via libera dell’Assemblea legislativa ai programmi, nel triennio 2023-2025, per le attività produttive (Prap) e a quello per la ricerca industriale, l’innovazione e il trasferimento tecnologico (Prriitt). I finanziamenti attraverso risorse europee (programmi regionali Fesr e Fse+ e Horizon Europe), nazionali (anche del Pnrr) e regionali.

I due piani vanno a completare l’intero quadro delle programmazioni regionali con priorità trasversali sui temi della sostenibilità, dell’innovazione digitale, delle competenze strategiche per garantire sviluppo e occupazione di qualità.

Per la redazione dei programmi è stato compiuto un percorso partecipato con soggetti pubblici e privati e con il partenariato sociale, economico e istituzionale, per un confronto sulle nuove strategie e sulla definizione degli obiettivi per il prossimo triennio.

Mettiamo a frutto le risorse ricevute

Con l’approvazione di questi due documenti chiudiamo il cerchio operativo sulla programmazione regionale - hanno detto gli assessori regionali Paola Salomoni (Università, ricerca e agenda digitale) e Vincenzo Colla (Sviluppo economico, Lavoro, Formazione e Green economy) -. Non abbiamo mai avuto tante risorse a disposizione come oggi e vogliamo utilizzarle per rafforzare la ricerca e la Rete Alta Tecnologia e consolidare le nostre filiere, far crescere le nostre Università e le imprese, favorendo la nascita di nuove e di qualità, con più tecnologia in grado di creare buona occupazione.

Allo stesso tempo investiamo anche sul terziario e sul sistema dei servizi, per qualificare quell’ecosistema che risponde al nome di economia sociale, fondamentale per la tenuta democratica delle nostre comunità”.

Al centro delle programmazioni gli obiettivi definiti dal Patto per il lavoro e per il clima come anche il Documento strategico regionale, la Strategia di Specializzazione intelligente 2021-2027, adottati dall’Assemblea legislativa insieme alle due Programmazioni Fesr ed Fse Plus 2021-2027 e successivamente approvate con decisione della Commissione europea nel luglio 2022.

I programmi sono anche oggetto di Valutazione ambientale strategica (Vas), di concerto con l’autorità ambientale regionale e in collaborazione con l’Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell’Emilia-Romagna (Arpae): per l'approvazione definitiva dei Programmi è necessaria la consultazione relativa alla Vas, realizzata secondo le normative regionali e nazionali vigenti.

Prap e Prriitt: gli interventi

Il Piano regionale attività produttive applica i suoi interventi in dodici aree di lavoro: ricerca e innovazione per le imprese e le filiere; infrastrutture e reti per la ricerca e innovazione; sviluppo, sostenibilità, attrattività e promozione dei territori; investimenti e produzioni sostenibili per le imprese e le filiere; digitalizzazione delle imprese e delle filiere; internazionalizzazione e attrattività delle imprese; creazione e accelerazione di impresa; imprese culturali e creative; imprese e innovazione sociale; interventi per le professioni e per il lavoro autonomo; finanza per lo sviluppo sostenibile e la crescita delle imprese; governance, promozione e assistenza tecnica.

Il Piano regionale per la ricerca industriale, l’innovazione e il trasferimento tecnologico è, invece, concentrato su azioni che coincidono e si intrecciano con il Piano regionale attività produttive, nelle aree di ricerca e innovazione per le imprese e le filiere, infrastrutture e reti per la ricerca e innovazione, creazione e accelerazione di impresa, governance, promozione e assistenza tecnica.

Redazione Cuoreeconomico
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