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15/12/2022

L'allarme di Enea: "Povertà energetica in aumento, investire su efficientamento"

(Gilberto Dialuce, presidente di Enea)

La presentazione del rapporto sull'efficienza energetica e le detrazioni fiscali evidenzia la necessità di accelerare su questo fronte. Detrazioni e Superbonus hanno portato a 23, 7 miliardi di investimenti, ma non basta. Il presidente Dialuce: "L'obiettivo è garantire la sicurezza riducendo la domanda, sia a breve che a lungo termine"

Cresce la povertà energetica in Italia, ossia il numero di persone che non ce la fa a pagare le bollette. Il dato arriva dal dipartimento efficienza energetica dell'Enea, Ilaria Bertini, in occasione della presentazione dei rapporti annuali sull'efficienza energetica e le detrazioni fiscali.

La performance delle detrazioni fiscali - spiega la direttrice Ilaria Bertini - rappresenta un dato incoraggiante in termini di riduzione strutturale della domanda energetica, anche in chiave di contrasto alla povertà energetica, che risulta in aumento rispetto al 2020.

Per ottenere risultati su questo fronte siamo chiamati a sviluppare giusti meccanismi finanziari per rendere l'efficienza energetica più appetibile all'intera filiera e la costruzione di una cultura del cambiamento e della responsabilità, al fine di generare comportamenti che possano affiancare le azioni tecnologiche di efficienza energetica”.

Efficientamento e nuove fonti sono la chiave

Il quadro dunque è preoccupante e diventa ancora di più importante in questo senso investire a livello nazionale sull’efficientamento e sulla diversificazione delle fonti. I dati ne sono la conferma.

Sono infatti 23,7 miliardi di euro gli investimenti attivati nel 2021 per effetto dei meccanismi di detrazione fiscale, di cui 7,5 con l’ecobonus e 16,2 con il superecobonus 110%.  Risultati già importante, ma che evidentemente non bastano ancora

La volatilità del mercato energetico e gli eventi geopolitici degli ultimi due anni hanno evidenziato le vulnerabilità dell’attuale mix energetico e posto in discussione la sicurezza energetica.

In questo contesto, l’efficienza energetica, assieme alle rinnovabili e ai gas rinnovabili (biometano e idrogeno), rappresenta un fattore chiave per accelerare la transizione energetica e centrare gli obiettivi previsti dall’Accordo di Parigi sul clima e dalle politiche promosse dall’Ue”, spiega il presidente di Enea, Gilberto Dialuce sottolineando che “l’efficienza energetica svolge un ruolo decisivo per garantire la sicurezza energetica sia a lungo che a breve termine, riducendo la domanda complessiva di energia e la dipendenza dalle importazioni di petrolio, gas e carbone”.

Il bilancio dell’ecobonus

Sul fronte dell’ecobonus, il meccanismo per incentivare l’efficienza energetica negli usi finali introdotto nel 2007, i report Enea evidenziano nel 2021 un raddoppio degli interventi rispetto al 2020, superando la soglia del milione (1,04 milioni), con un risparmio complessivo di 2.652 GWh/anno.

La maggior parte riguarda l’installazione di impianti di riscaldamento più efficienti (3,5 miliardi di euro) e la sostituzione dei serramenti (2,4 miliardi di euro), mentre 725 milioni sono stati investiti per l’isolamento termico dell’edificio, 513 milioni per le schermature solari e 164 milioni per la riqualificazione globale degli immobili.

Nel 2021 sono pervenute all’Enea oltre 680 mila richieste per la sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale, più di 210 mila per la sostituzione dei serramenti e circa 120 mila per l’installazione di schermature solari.

Dall’avvio della misura, il numero di interventi incentivati dall’ecobonus è pari a circa 5,5 milioni con un risparmio complessivo di oltre 21.600 GWh/anno, derivanti soprattutto da interventi parziali su singole unità immobiliari.

In termini di investimenti, nel 2021 sono stati mobilitati circa 7,5 miliardi di euro (+126% rispetto al 2020). Gli investimenti attivati a partire dal 2007 ammontano a circa 53 miliardi, di cui 31,2 miliardi dal 2014.

(Ilaria Bertini, direttrice dipartimento efficienza energetica dell'Enea)

I dati del superecobonus

Sul fronte superecobonus 110%, i dati Enea al 2021 evidenziano che il numero totale di cantieri aperti è stato pari a 95.718, con 16,2 miliardi di euro di investimenti ammessi.

Gli interventi hanno riguardato per il 15% gli edifici condominiali, per il 52,2% gli edifici costituiti da una singola unità immobiliare e per il 32,8% le unità immobiliari funzionalmente indipendenti presenti all’interno di edifici condominiali.

In termini di investimenti connessi agli interventi, le percentuali cambiano in modo significativo: il 47,9% riguarda i condomini, il 33,5% gli edifici unifamiliari e il 32,8% le unità immobiliari funzionalmente indipendenti.

In base alle ultime stime disponibili (al 30 novembre 2022), il numero di cantieri aperti è pari a circa 340 mila per un totale di oltre 58 miliardi di euro di investimenti ammessi a detrazione.

Obiettivi al 2030

Sul fronte del risparmio obbligatorio, dopo la chiusura del ciclo 2014-2020 (stabilito dalla Direttiva comunitaria sull’Efficienza Energetica) e 2011-2020 (legato al Piano d’Azione per l’Efficienza Energetica - Paee 2017), l’Italia ha iniziato ad adempiere agli impegni assunti in sede europea per il 2030, secondo i target fissati.

Nel 2021, anno di avvio del nuovo corso di monitoraggio al 2030, il risultato è sufficientemente in linea con il percorso tracciato in sede europea: circa 1,1 Mtep/anno rispetto agli attesi 1,26.

A questo risultato hanno contribuito soprattutto il trend delle misure di detrazione fiscale, il conto termico e le misure previste dal piano transizione 4.0.

Redazione Cuoreeconomico
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