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27/01/2023

Landini (Cgil): "In pensione con 41 anni di contributi, senza limite di età. Tagliare tasse su stipendi"

(Maurizio Landini, segretario generale Cgil)

Il segretario nazionale della Cgil è intervenuto al congresso regionale umbro del sindacato:"Abbiamo presentato una nostra piattaforma al Governo, per aiutare i giovani. Basta infortuni sul lavoro, serve formazione e rispetto delle leggi. No a ritorno delle gabbie salariali"

"Abbiamo presentato la piattaforma, abbiamo avuto un incontro col governo, ma non abbiamo ancora avuto risposte. Se vogliono applicare la nostra piattaforma non c'è bisogno di andare in pensione a 70 anni, si può andare in pensione con 41 anni di contributi": lo dice il segretario generale nazionale della Cgil, Maurizio Landini, presente a Corciano (Perugia) per la chiusura del congresso della Cgil, in merito alla proposta che prevede per il decreto Milleproroghe la novità, che riguarda gli statali, di restare al lavoro fino a 70 anni, su base volontaria, anche se sono stati raggiunti i requisiti per andare in pensione.

"Mi sembra che questo Governo stia facendo esattamente l'opposto di quello che aveva promosso durante la campagna elettorale, visto che avevano annunciato che bisognava andare in pensione con 40 anni di contributi a prescindere dall'età", ha osservato.

Per Landini, inoltre, per prima cosa "bisogna soprattutto permettere ai giovani oggi di averla la pensione".

"Questa riforma chiamata 'Fornero' su cui nessuno ha ancora messo mano - ha sottolineato - in realtà per i giovani è una follia perché se uno è precario, come sta succedendo adesso, sarà precario anche quando è vecchio e non avrà la pensione. Quindi bisogna introdurre la pensione di garanzia e bisogna fare una riforma vera.

Noi su questo stiamo chiedendo risposte molto precise ed insisto: se non avremo risposte siamo pronti anche a mobilitarci".

Focus sugli infortuni sul lavoro

Landini poi si è concentrato sugli incidenti sul lavoro: "Siamo di fronte ad una vera e propria strage, continuano ogni giorno a morire persone sul lavoro e questo naturalmente non è più assolutamente accettabile e significa che non si sta agendo sulle ragioni che stanno provocando questa situazione - spiega - In questi anni ci sono stati dei tagli pesantissimi sulla sanità, sulla prevenzione, ci vuole invece salute e sicurezza per evitare che le persone muoiano.

Bisogna prevenire, serve formazione, rispettare le leggi, serve nel sistema degli appalti rispettare gli accordi, serve colpire le imprese che non rispettano queste regole.

Noi stiamo chiedendo e abbiamo fatto delle richieste molto precise al governo di introdurre una patente a punti di impedire alle imprese che non rispettano le regole di lavorare e di partecipare agli appalti". 

Landini ha poi ricordato che "addirittura si muore essendo studenti". Su questo fronte, e proprio in queste ore, come ha affermato il segretario della Cgil, "è in corso un incontro col ministero dell'istruzione in cui noi stiamo chiedendo una cosa molto precisa, quella di superare l'obbligo dell'alternanza scuola-lavoro".

"Bisogna invece determinare le condizioni - ha proseguito - perché dove si fa questa attività deve essere chiaro che non è una attività di lavoro, ci devono essere dei tutor aziendali preposti, deve essere discusso prima come viene fatto.

Non deve essere invece un'attività che in realtà in molti casi sostituisce il lavoro e quindi aumenta lo sfruttamento che ha già portato addirittura degli studenti a morire".

No a gabbie salariali, meno tasse su stipendi

Landini commenta poi negativamente la proposta del ministro dell'istruzione Valditara di pagare gli insegnanti in maniera diversa a seconda del costo della vita: "Credo che tornare a una differenziazione di gabbie salariali come c'era cinquant'anni fa sia una follia, il nostro Paese è già abbastanza diviso non ha bisogno di aumentare le divisioni".

"Del resto - ha aggiunto Landini - trovo singolare che dica che bisogna aumentare gli stipendi e il suo governo non ha messo un euro per il rinnovo dei contratti pubblici che sono già scaduti da anni.

Quindi bisognerebbe che si mettesse d'accordo con la sua testa perché se vuole rinnovare i contratti bisogna che il governo metta dei soldi che non ha ancora messo".

Perché i salari, per Landini, "devono aumentare per tutti". "L'Italia - ha proseguito - è il Paese che ha i salari più bassi d'Europa, quindi non solo devono aumentare per qualcuno, ma per tutte le persone che lavorano".

Un altro tema che quindi, secondo Landini, va affrontato "è quello di ridurre la tassazione sugli stipendi perché è uno degli strumenti per aumentarli".

"Questo governo, di cui il ministro fa parte, non lo sta facendo" ha commentato Landini per poi aggiungere: "In Italia l'Irpef la pagano i lavoratori dipendenti e i pensionati e la manovra che è appena stata fatta dal governo in realtà non ha agito in questa direzione ma ha fatto condoni fiscali, si è inventata la flat-tax facendo delle marchette elettorali per alcune fasce di lavoro autonomo".

Per Landini invece "la strada da prendere è quella di una vera lotta all'evasione fiscale, quella di ridurre la tassazione sul lavoro dipendente e sui pensionati".

"Questa è la battaglia che faremo - ha concluso - perché naturalmente presenteremo le piattaforme per i rinnovi dei contratti e vedremo se di fronte alle piattaforme il governo dirà che è d'accordo per aumentare davvero i salari".

Redazione Cureeconomico
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