Montroni (Legacoop Emilia Romagna): “Coniugare sostenibilità e innovazione nell’agroindustria è possibile”

(Daniele Montroni, di Legacoop Emilia-Romagna)
La sfida è mantenere una solida leadership nelle produzioni di qualità, promuovere l’export e valorizzare per risaltare I territori e le comunità.
A parlarne è Daniele Montroni, di Legacoop Emilia-Romagna, di seguito l’intervista al presidente.
Come promuovere un percorso in cui innovazione e sostenibilità vadano di pari passo?
"Con la cooperazione sono due facce della stessa medaglia. Sono elementi connaturati delle cooperative, costitutivi. Nel dettaglio: coniugare innovazione e sostenibilità dal punto di vista strettamente legato ai processi aziendali nell’agroindustria è possibile.
Con la ricerca di soluzioni genetiche che permettano di risparmiare sostanze chimiche di sintesi, cercando nuovi preparati di origine naturale, con le applicazioni tecnologiche che permettano di ridurre sprechi e inefficienze dei processi produttivi, penso all’agricoltura di precisione.
Molte cooperative associate collaborano con università e centri di ricerca per lo sviluppo di nuove soluzioni, che siano ambientalmente sostenibili e che possano contribuire anche alla riduzione di consumi, di emissioni e di tutti quegli effetti che impattano sul cambiamento climatico.
Il contributo della cooperazione emiliano-romagnola non è indifferente: il comparto che presenta il fatturato più elevato è quello del conferimento di prodotti agricoli e animali, nel quale rientrano anche le cooperative di trasformazione alimentare.
Con oltre 10 miliardi di valore della produzione il settore incide per oltre un quarto del totale del valore prodotto dalle cooperative attive nel territorio regionale".
Quali sono le sfide dell’agroalimentare regionale?
"In generale direi che la principale sarà quella di mantenere una solida leadership nelle produzioni di qualità, di acquisire nuove fette di mercato all’estero, di dare valore alle produzioni per dare valore alle persone impiegate, ai territori e alle comunità.
Il vincolo è quello detto in precedenza: queste sfide dovranno essere vinte tenendo conto dell’ambiente e delle persone. È insostenibile pensare di fare in altro modo. Come tutte le imprese, anche la cooperazione risente dei grandi trend in atto nella società, con i quali si misurano le imprese cooperative.
Come dirigenti e amministratori di cooperative dobbiamo essere in grado di creare le condizioni per mantenere un adeguato livello di aggregazione produttiva perché l’evoluzione demografica porterà ad avere nei prossimi 10 anni forti cambiamenti nella “tessitura” del mondo agricolo. E le cooperative, inoltre, dovranno essere in grado di svolgere un ruolo guida sulle principali filiere produttive DOP e IGP".
Rigenerazione urbana e territoriale. Chi sono gli alleati dell’agroalimentare per preservare il valore del made in Italy?
"Cultura, sport e turismo sono alleati dell’agroalimentare nella promozione dei territori e nel mix degli ingredienti della ricerca di benessere e di qualità della vita. L’equilibrio ottimale di cui tanti, soprattutto nelle società Occidentali, sono alla ricerca.
Tra gli alleati naturali c’è la cucina di qualità, che si esprime attraverso migliaia di ristoranti e trattorie in ogni piccolo paese. Le imprese, cooperative e non, sono tra i principali player in campo di questa sfida: creano valore con il made in Italy, sono i suoi primi e naturali difensori.
Lo dovranno fare sempre più puntando su alta qualità, eccellenza e rispetto delle persone e dei territori perchè nelle sfide al ribasso siamo perdenti e non ci interessa nemmeno giocarle.
E poi ci sono i consumatori, le persone, sono i grandi ambassador dell’eccellenza italiana nel mondo: dobbiamo sempre più far percepire il valore, i valori e le filosofie che stanno dietro ai prodotti e alle filiere produttive.
Banalmente, non è solo una questione di prezzi o belle immagini. Il lavoro più difficile è quello di creare la connessione tra questi mondi, che a volte viaggiano su piani paralleli, senza incrociarsi mai".
Redazione Cuoreeconomico
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