ven 12 dic 2025

Seguici su:

Montroni (Legacoop Emilia Romagna): “Siamo parte della resilienza del territorio. Non ci fermeremo qui”

“Dal 20 dicembre al 6 gennaio le rubriche di CUOREECONOMICO racchiuderanno le idee, le riflessioni e gli interventi che hanno contribuito ad analizzare il quadro economico e sociale italiano nel 2024”

(Daniele Montroni, Presidente Legacoop Emilia Romagna)

Dopo le alluvioni del 2023, anche il 2024 sembra mettere a dura prova la regione Emilia Romagna. A partire dalle cooperative, la priorità è rimboccarsi le maniche per aiutare la comunità. In prima linea, Daniele Montroni, Presidente Legacoop Emilia Romagna.

Le recenti alluvioni nella vostra regione hanno messo alla prova la resilienza del territorio. Quali misure state adottando per sostenere le comunità colpite?

"Come associazione siamo vicini alle cooperative associate e tutte le cooperative sono impegnate a supportare i propri soci e dipendenti colpiti dal maltempo: ferie, smart working, permessi solidali. Non ci fermeremo qui! Stiamo ancora facendo la cernita dei danni subiti dalle cooperative, soprattutto quelle agricole, tra Bologna e la Romagna e non ci sottrarremo a dare supporto in ogni forma come già fatto nel maggio 2023.

Ci tengo a ribadire che le cooperative, che hanno radici in quei luoghi, sono parte della resilienza del territorio e responsabili verso la comunità: la cooperativa Cab Terra, l’anno scorso, permise l’allagamento dei propri terreni per salvare la città di Ravenna. Sta ancora aspettando i rimborsi promessi.

Anche in questa drammatica circostanza ci siamo resi disponibili a fornire mezzi e attrezzature in accordo con la Protezione Civile per aiutare le famiglie colpite. Voglio, infine, chiarire un punto: l’aiuto alle popolazioni e alle imprese e la messa in sicurezza del territorio, spetta alle istituzioni.

Serve un atteggiamento responsabile e tutti devono fare la propria parte, insieme. Avrei fatto francamento a meno delle polemiche di queste ore, con le strade allagate e le persone in attesa di essere messe in sicurezza.

Tengo a ribadire anche quanto già detto in occasione dell’alluvione di maggio: anche la ricostruzione, e non solo l’emergenza, si gestisce meglio stando sul territorio colpito e non a 400 chilometri di distanza. Non è una questione di bandierine ma di efficienza e capacità di dare risposte ai bisogni delle persone e delle imprese".

In che modo Legacoop sta affrontando la crisi climatica e quali iniziative avete implementato per ridurre l’impatto ambientale?

"Siamo impegnati a supportare le nostre associate nel percorso di transizione ecologica. Un impegno che si traduce non solo nel sostegno a progetti innovativi, ma anche nella diffusione di una cultura della sostenibilità attraverso programmi di formazione e sensibilizzazione, in collaborazione con le istituzioni e il mondo accademico.

Stiamo affrontando la questione ambientale su più fronti, esplorando e sviluppando soluzioni innovative. Tra le iniziative più rilevanti, stiamo promuovendo la nascita comunità energetiche rinnovabili in forma cooperativa, per l’autosufficienza energetica.

Parallelamente, portiamo avanti ricerche e approfondimenti sul tema della logistica sostenibile, con l’obiettivo di innescare un circolo virtuoso regionale per ridurre le emissioni nei settori del trasporto merci e della distribuzione.

Ulteriore ambito di intervento è quello della rigenerazione urbana, dove promuoviamo la connessione e il dialogo tra amministrazioni locali, regione, imprese e tutti i principali stakeholder per riqualificare spazi e strutture esistenti, contribuendo a ridurre il consumo di suolo e a migliorare la qualità della vita nelle città".

SCOPRI TUTTI I FOCUS DI ESG89 GROUP

Qual è il ruolo delle cooperative nel promuovere pratiche sostenibili, e come possono influenzare le politiche pubbliche per la sostenibilità ambientale a livello locale?

"Le cooperative giocano un ruolo fondamentale nel promuovere pratiche sostenibili perché mettono al centro le persone e il territorio. Il modello cooperativo si basa su valori di solidarietà, partecipazione e democrazia, che promuovono una visione a lungo termine del benessere collettivo.

Questo approccio permette di integrare la sostenibilità ambientale nelle scelte strategiche, poiché le cooperative mirano a generare valore per le comunità locali e non solo profitti immediati.

Questo incentiva il loro impegno a promuovere modelli di produzione e consumo responsabili e in sintonia con la transizione ecologica e il benessere dei territori in cui operano.

Per quanto riguarda le politiche pubbliche, attraverso il dialogo e la collaborazione o la creazione di reti con altre realtà, le cooperative possono farsi portatrici di esempi concreti di pratiche sostenibili".

Di Claudia Boccucci
(Riproduzione riservata)

Per inviare comunicati stampa alla Redazione di CUOREECONOMICO: cuoreeconomico@esg89.com
WHATSAPP Redazione CUOREECONOMICO: 327 70234751
Per Info, Contatti e Pubblicità scrivere a: customer@esg89.com