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01/03/2023

Pallottini (Italmercati): “Ortofrutta, integrazione produttori-venditori per lanciare la filiera”

(Massimo Pallottini, presidente di Italmercati)

Il presidente della rete che riunisce i maggiori mercati all’ingrosso italiani a CUOREECONOMICO: “Pnrr occasione storica ma serve una visione d’insieme per investire meglio il denaro previsto per il settore”

I mercati rappresentano un punto di riferimento nella filiera agroalimentare italiana, ma con il caro-energia e la siccità molte attività stanno guardando con incertezza il proprio futuro.

Secondo l’Osservatorio di Italmercati, la rete che riunisce i più importanti mercati all’ingrosso del Paese, l’83% dei mercati ittici e l‘87% dell’ortofrutticolo sostengono infatti di aver subìto importanti conseguenze in seguito all’impennata dei prezzi delle forniture energetiche.

Dal Governo ci saremmo aspetti di più e l’ultima Legge di Bilancio è concentrata sull’energia”, dice Massimo Pallottini, presidente di Italmercati.

“Abbiamo chiesto - continua - di entrare anche noi fra i soggetti energivori per avere supporti economici, ma comprendiamo la gravità di questo momento e la scarsità di risorse”.

Presidente Pallottini, restando in tema di risorse secondo lei quelle previste dal Pnrr sono sufficienti?

Il Pnrr rappresenta un’occasione storica per il rilancio dell’economia italiana ma occorre sviluppare una visione concreta degli investimenti e ciò vale anche per il settore mercati.

Purtroppo il criterio dei bandi per l’assegnazione delle risorse non tiene conto della dimensione e del bacino di utenza dei mercati e li mette tutti sullo stesso piano, senza distinguere tra quelli di grandi città come Torino o Roma con quelli di un piccolo comune”.

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Quindi, auspica un coordinamento tra le istituzioni per la spesa dei soldi?

Certamente, perché l’impiego delle risorse dipende anche dall’Ue e dai sui vincoli. I mercati fanno parte della filiera agroalimentare che necessita di norme più semplici per lo svolgimento della sua attività e per di tutti i suoi attori”.

Cosa pensa della Direttiva Europea sugli imballaggi?

Il principio di ridurre gli imballaggi per ridurre l’inquinamento di per sé è giusto, ma crediamo che sia sbagliato il modo perché va a scapito delle industrie italiane e anche non ne siamo direttamente coinvolti sentiamo questa preoccupazione.

Come la grande distribuzione organizzata, anche i mercati si impegnano per il recupero di materie come il legno e plastica per dare nuova vita alle materie prime e a ridurre gli imballaggi con la vendita di prodotti sfusi. Una direttiva rigida come quella sugli imballaggi sarebbe un duro colpo”.     

Lei ha detto che auspica l’ingresso delle organizzazioni di produttori  nei mercati…

Abbiamo fatto questa proposta perché dai mercati ortofrutticoli passa più del 50% dell’ortofrutta e più del 30% del cibo ittico e quindi siamo per milioni di cittadini.

L’integrazione tra la produzione italiana e i grandi venditori sarebbe un vantaggio per tutti perché promuoverebbe i prodotti dell’intera filiera”.

Di Matteo Melani
(Riproduzione riservata)

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