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01/12/2022

Recce (Cisl Toscana): “No ai voucher. Investire di più su infrastrutture e sanità locali: Pnrr e Fse fondamentali”

(Ciro Recce, segretario Cisl Toscana)

Il segretario della regionale della Cisl: “Quota 103 non una soluzione: serve una vera riforma del sistema fiscale ed un’azione forte sul cuneo fiscale, per aiutare famiglie ed imprese”

Dopo l’annuncio delle misure volute dal Governo, la discussione sulla manovra è entrata nel vivo. Fra le voci che si sono fatte sentire c’è quella dei sindacati, che sono intervenuti su tutti quei provvedimenti che riguardano il lavoro.  

Nella manovra ci sono luci e ombre, ma credo che si possa migliorare”, dice Ciro Recce, segretario della Cisl Toscana.

“Le misure che apprezziamo - continua - sono quelle legate ai lavoratori, alle donne e ai pensionati. Ci preoccupa il ritorno dei voucher e quota 103 che non condividiamo. Vogliamo una riforma vera del sistema previdenziale e del cuneo fiscale che garantiscano potere d’acquisto alle famiglie”.

Segretario Recce, fra le misure previste dalla manovra c’è la stretta sul reddito di cittadinanza. Cosa ne pensa?

Il reddito di cittadinanza è stato impostato male, nel senso che ha funzionato nella sua parte di politica sociale ma ha fallito come misura di politica attiva perché non è riuscita a incrociare la domanda con l’offerta. Il Governo ha detto che intende investire le risorse del reddito di cittadinanza sulla formazione, vedremo”.

Parlando di formazione, crede che il nostro sistema formativo meriti più attenzione?

In Toscana il sistema formativo è di ottimo livello. Di recente abbiamo firmato un patto con l’ex ministro del Lavoro Orlando per capire le necessità dei territori e fornire le competenze ai lavoratori in un momento in cui le imprese faticano a trovare le specializzazioni di cui hanno bisogno.

Sicuramente i 100 milioni previsti dal Fondo sociale europeo e i 50 milioni del Pnrr rappresentano degli aiuti non di poco conto e mi auguro che vengano date opportunità di formazione per i giovani e le donne che hanno perso il lavoro con la pandemia”.

Di recente vi siete schierati contro l’esternalizzazione dei servizi sanitari negli ospedali toscani.

Noi crediamo che a fronte dei costi mantenere le attività mediche all’interno delle strutture sia più conveniente che esternalizzarle.

Per questo abbiamo richiesto di poterci sedere a un tavolo per esprimere le nostre istanze di miglioramento della sanità e del rilancio delle strutture mediche territoriali”.

Crede che l’aeroporto di Pisa meriti il riconoscimento di aeroporto strategico?

L’aeroporto di Pisa è complementare a quello di Firenze e quindi chiediamo sicuramente un riconoscimento a aeroporto strategico, in modo che i viaggiatori che vengono sul territorio toscano abbiano due appoggi.

Da molti anni va avanti la discussione per il miglioramento della pista perché gli aerei sono più grandi e quindi l’aeroporto di Pisa necessita di infrastrutture adatte al trasporto moderno. Per l’aeroporto di Firenze si tratta di un beneficio e non un elemento di concorrenza”. 

Restando in tema di infrastrutture la soddisfano i progetti della regione Toscana legati al Pnrr?

Siamo completamente insoddisfatti. Innanzitutto perché esistono infrastrutture obsolete che hanno bisogno di lavori di modernizzazione, poi perché sui progetti legati al Pnrr con la Regione Toscana abbiamo avuto pochi confronti.

Chiediamo alla regione di un patto per lo sviluppo in cui le risorse del Pnrr portino non solo al miglioramento delle infrastrutture, ma anche sostegni all’occupazione, all’efficienza della sanità e diano fiato alle imprese”.

Di Matteo Melani
(Riproduzione riservata)

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