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06/07/2023

Rischio idrogeologico, Confindustria Marche: "Mappare le imprese per affrontare le calamità"

Incontro ad Ancona alla presenza del capo del dipartimento della protezione civile Curcio: "È fondamentale intensificare la collaborazione tra pubblico e privato, determinante in occasione di eventi calamitosi, ma anche dal punto di vista preventivo"

Confindustria Marche promotrice di incontri con i più alti livelli istituzionali e laboratorio di progettualità innovative.

La sede associativa di Ancona, su iniziativa del presidente Roberto Cardinali, ha ospitato il Capo Dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio, il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli con l’assessore Stefano Aguzzi, il vicepresidente della Commissione Grandi Rischi Roberto Oreficini, il segretario della Camera di commercio delle Marche Fabrizio Schiavoni.

Azioni di prevenzione: le proposte

Cardinali ha illustrato due idee tese ad affrontare in una logica preventiva le calamità naturali. “Proponiamo una mappatura delle imprese per affrontare le calamità – ha spiegato Cardinali – così da consentirne la geolocalizzazione, conoscerne distribuzione, caratteristiche, rischi e danni potenziali, così da velocizzare l’allerta, arginare gli eventi avversi, pianificare il ripristino e stimare con tempestività le risorse necessarie.

Il secondo progetto è il Masterplan del rischio idrogeologico, che vuole costruire uno strumento unico contenente informazioni, mappatura dei rischi, stima degli investimenti per la loro mitigazione e dei costi derivanti dai mancati interventi.

Fa piacere una risposta così attenta da parte dei massimi livelli istituzionali, con i quali rinnoviamo la massima disponibilità a collaborare”.

Il capo Dipartimento Curcio ha ricordato “la convenzione in essere con Confindustria per il Progetto gestione emergenze (PGE), partito proprio dalle Marche. Ringrazio dell’iniziativa virtuosa, promossa con molteplici attori istituzionali e imprenditoriali.

È fondamentale intensificare la collaborazione tra pubblico e privato, determinante in occasione di eventi calamitosi, ma anche dal punto di vista preventivo.

Condividiamo l’esigenza di incrementare la conoscenza, diffondere le informazioni, affermare una cultura della prevenzione. Vanno individuate le priorità d’azione, le relative tempistiche e gli strumenti sia finanziari che normativi”.

Le azioni istituzionali

Acquaroli, dopo aver ringraziato per l’occasione di confronto, sottolinea “l’esigenza di prevenire i rischi per tutelare il sistema delle imprese.

Occorre un aggiornamento del quadro normativo che coniughi meglio le esigenze del sistema produttivo con le attività istituzionali. Per il rischio idrogeologico serve un sistema costante di manutenzione ordinaria e straordinaria”.

L’assessore alla protezione civile Aguzzi ha apprezzato il progetto di mappatura delle imprese: “La Regione Marche ha già attivato una serie di iniziative partendo dal Misa e Nevola, zone colpite dalla alluvione del settembre 2022. La proposta di masterplan è interessante e potrebbe partire da qui un modello pilota da ampliare su scala nazionale”.

Il segretario generale dell’ente camerale Schiavoni ha ricordato il recente bando, su proposta di Confindustria Marche e fortemente voluto dal Presidente della Camera Gino Sabatini, volto a stimolare gli investimenti delle imprese nella prevenzione.

Matteo Assolari, vicepresidente nazionale di Piccola industria, ha ricordato gli effetti positivi del progetto PGE, tema su cui si è soffermato anche il vicedirettore regionale dei Vigili del fuoco, Pierpaolo Patrizietti.

Dai vicepresidenti di Confindustria Marche, Sauro Grimaldi e Pierluigi Bocchini, l’invito ad una revisione normativa della governance e ad interventi continuativi per la messa in sicurezza dei fiumi.

Redazione Cuoreeconomico
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