RTT. L’economia italiana a inizio 2025: segnali contrastanti tra ripresa industriale e difficoltà nei servizi

Secondo i dati dell’indice Real Time Turnover (RTT) elaborati dal Centro Studi Confindustria, basato sulle fatture elettroniche di circa 180mila imprese, il fatturato delle aziende è aumentato dello 0,2% a gennaio a prezzi costanti, un timido segnale di ripresa dopo un finale di 2024 in calo. Tuttavia, il quadro generale per il primo trimestre del 2025 resta incerto: le variazioni acquisite suggeriscono un trend negativo, a causa delle flessioni registrate tra novembre e dicembre
Stando all'indagine rapida del Centro Studi Confindustria, il settore industriale sembra respirare, con un incremento dell’1,8% del fatturato a gennaio, recuperando parte delle perdite precedenti. Al contrario, i servizi continuano a mostrare difficoltà, con un calo del 2,7%, segnando il terzo mese consecutivo di contrazione. Male anche il comparto delle costruzioni, che dopo sei mesi di crescita subisce una netta inversione di tendenza con un -4,2%.
Dal punto di vista geografico, l'Italia appare divisa: il Nord-Est segna un recupero dopo mesi difficili, mentre Sud, Centro e Nord-Ovest registrano cali significativi. Anche le dimensioni aziendali fanno la differenza: mentre le medie imprese vedono un rimbalzo positivo del +1,6%, le piccole (-2,9%) e grandi (-2,0%) aziende faticano a mantenere il passo.
L’indagine tra le grandi imprese industriali conferma un clima di stabilità con qualche incertezza: il 48% degli intervistati prevede una produzione invariata a febbraio, mentre il 35,8% si aspetta un aumento e il 16,2% una diminuzione.
I principali fattori di sostegno restano domanda e ordini, che migliorano leggermente (+2,5%). Tuttavia, preoccupano il costo di produzione, che peggiora ulteriormente a -5,7%, e la disponibilità di materiali, che continua a deteriorarsi (-3,9%). In positivo, invece, le condizioni finanziarie migliorano nettamente, beneficiando della recente politica monetaria più accomodante.
Nonostante il lieve aumento del fatturato di gennaio, il primo trimestre del 2025 si prospetta ancora complesso, con segnali di debolezza nei servizi e nelle costruzioni. L'industria mostra una certa resistenza, ma deve fare i conti con costi ancora elevati e problemi di approvvigionamento. L’andamento della domanda interna ed estera nei prossimi mesi sarà decisivo per determinare se l’economia italiana riuscirà a imboccare una vera ripresa o dovrà affrontare ulteriori difficoltà.
Claudia Boccucci
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