Se le banche fanno utili record…

(Giovanni Giorgetti, presidente ESG89 Group)
Se le banche fanno utili record dobbiamo farci qualche domanda. Sicuramente il rialzo improvviso dei tassi di interesse da parte della Bce ha prestato il fianco ad una sorta di "speculazione" sullo spread fra tassi attivi e passivi a scapito della clientela (cittadini e imprese).
Quasi zero sui depositi in conto corrente e tassi al 6/7 percento sui prestiti con punte vicino al 9-10 percento.
Tutto questo ha permesso agli istituti di credito di registrare utili importanti che tutti auspicano possano essere di buon auspicio per una politica dei prestiti alle Pmi straordinaria. Ma sembrerebbe che così non sarà.
Da più parti, infatti, le associazioni di categoria e quelle dei consumatori stanno lamentando il fenomeno della contrazione dei prestiti al quale si aggiunge anche una sensibile riduzione degli sportelli (la chiamano "razionalizzazione").
Il ruolo strategico del credito
Il 2024, sappiamo tutti, sarà un anno complicato per l’economia italiana ed europea. Il Pil è previsto il rallentamento e se i conflitti non si fermeranno si teme un nuovo incremento del prezzo del petrolio e quindi delle materie prime in conseguenza del problema trasporti e alla "solita" speculazione’
L’auspicio è che nei Cda delle banche italiane si sia consapevoli "ancora" del ruolo strategico del credito commerciale legato ad una storica frammentazione della struttura imprenditoriale del paese e, quindi, una nuova stretta creditizia è l’ultima delle cose auspicabili.
#dettofatto di Giovanni Giorgetti
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